È stata l’utilitaria dei giovani, la seconda macchina da città destinata alle donne, oltre che, tra gli altri, la prima vettura dotata di paraurti in plastica e senza maniglie. Icona della Francia, inferiore a celebrità e mito solo alla Déesse celebrata da Roland Barthes, la Renault 5 – Oltralpe ribattezzata come “Supercar” – risorge dalle sue ceneri a 50 anni dal suo lancio nelle vesti di una nuova concept car elettrica.
Cambiata la demografia, il mercato e le prerogative della mobilità, l’origine pop della vettura del ‘72 si iscrive con la nuova “Diamant” in una diversa air du temps. Gli affezionati non mancheranno di ritrovare la caratteristica linea disegnata da Michel Boué e aggiornata solo con una leggera smussatura che arrotonda gli spigoli e fa uscire i grandi fari dal paraurti dove erano integrati. A cambiare è poi il colore inaspettato della carrozzeria, una punta di rosa opacizzata attraverso l’aggiunta alla vernice di pigmenti d’oro, esito più evidente del retrofit curato dal designer Pierre Gonalons, autore di pezzi d’arredo e architetture di interni tra i più prolifici in Francia.
Ma è l’abitacolo, in particolare, ad evocare il comfort e l’estetica di una piccola stanza e a ritrovare gli stilemi del designer di interni. Ne è un esempio emblematico il volante in marmo, l’elemento più originale non solo per il materiale, riferimento alla poltrona Loggia di Gonalons, ma soprattutto per la forma a spirale. Lanciata insieme ad una serie di NFT dedicati, Diamant sarà messa all’asta nell’unico esemplare prodotto facendo da apripista alla imminente messa in produzione della nuova gamma di R5 elettriche.