Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1069, giugno 2022.
Pensata come unità indipendente da disporre nell’ambiente, Modello 823 è una piccola libreria di legno, girevole e personalizzabile grazie a sottili pannelli mobili. A disegnarla, nel 1963, è Gianfranco Frattini (1926-2004), architetto attivo nella Milano di Gio Ponti, tra gli animatori della fertile stagione del design italiano di quegli anni.
La storia della libreria Modello 823 di Gianfranco Frattini
Disegnato nel 1963, rivoluzionario per la sua mobilità, l’arredo si presenta come una torre girevole su tre livelli, in grado di accogliere libri e oggetti e allo stesso tempo fungere da tavolino.
1963
1963
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- Cristina Moro
- 16 giugno 2022
La libreria si sviluppa in verticale e interpreta le necessità abitative del tempo: riduzione degli spazi e sintesi degli elementi. Frattini condivide il pensiero sulla “mobilità degli elementi d’arredo” di cui parla Joe Colombo sulle pagine di Domus (marzo 1965): “Più che all’arredamento”, il progettista deve iniziare a “pensare alla casa come uno spazio da organizzare ed attrezzare”, un contenitore flessibile che consenta al ‘contenuto’ di spostarsi in modo dinamico.
Con questi presupposti, Frattini pensa alla piccola libreria, documentata in un disegno d’archivio su carta da lucido: il progetto è una torre girevole, che si sviluppa su tre livelli, per accogliere libri e oggetti e fungere allo stesso tempo da tavolino d’appoggio. Accessibile da ogni lato, contribuisce a determinare nuovi spazi nell’ambiente domestico, consentendone una fruizione personalizzata. È pubblicata per la prima volta su Domus nell’aprile del 1964, all’interno della rubrica. Per chi deve scegliere mobili di serie: è composta dalla struttura, una colonna portante a sezione quadrata, e da tre ripiani dotati di binari per accogliere i sottili divisori, sempre di legno, che consentono di creare differenti combinazioni di pieni e di vuoti. Si sottolinea l’originalità anche dell’inserto circolare nel piano superiore, “fisso in modo che, se si appoggiano bottiglie o posacenere, questi non girano”.
L’arredo è prodotto inizialmente in legno di palissandro di Rio da Bernini, storica azienda artigianale che, in quegli anni, si spinge verso il settore industriale coinvolgendo progettisti come Ico Parisi, Angelo Mangiarotti, Edoardo Gellner, oltre a Frattini stesso, senza tralasciare l’attenta cura del prodotto e la definizione dei dettagli. Oggi Poltrona Frau la ripropone, ribattezzandola Turner. Le solide gambe sono state sostituite da un piedistallo circolare e i ripiani intermedi sono di noce Canaletto, personalizzabili con 21 pannelli, da disporre a piacimento. Il sottile disco sul piano superiore è proposto nella finitura in pelle o in cuoio. Il progetto incontra ancora le esigenze di luoghi fluidi e convertibili: organizza lo spazio domestico, raccogliendo tante piccole mensole e creando, allo stesso tempo, un piano di appoggio funzionale ed elegante.