Scegliere di utilizzare un determinato materiale, quasi insostituibile per il raggiungimento di uno specifico risultato progettuale, avvalendosi delle sue caratteristiche e valorizzandole, diviene una ginnastica mentale mai scontata. Personalmente ho sempre riservato molta attenzione alla scelta del materiale, spesso brillante suggeritore di forme e funzioni, arrivando a pensare che quello utilizzato fosse l’unico plausibile; non sempre è stato possibile riuscirci, ma importante è stato averlo come obiettivo.
Il legno – e il suo utilizzo virtuoso – è il sottile filo rosso che accomunerà tutti i prossimi esempi. Cercherò, quindi, di formulare un elenco di utilizzi che non vuole essere esaustivo, bensì l’esito di una ricerca trasversale senza pregiudizi, quasi “progettuale” e del tutto personale, in divenire, dove tutti siamo invitati a trovare altre applicazioni non citate nelle prossime righe.
Il legno viene definito come la parte solida del fusto, dei rami e delle radici degli alberi ed è, probabilmente, uno dei primi materiali utilizzati dall’uomo in un mondo in cui “tanto” era realizzato in legno; il senso e le ragioni del suo utilizzo, però, sono cambiati nel tempo e la nuova sensibilità ambientale, unita all’evoluzione geopolitica e tecnologica, sono diventati giudici severi. Ai giorni nostri, dal punto di vista della tecnologia dei materiali, non sarebbe più pensabile produrre, per esempio, le eliche lignee per aerei, nonostante queste siano nate proprio in legno.
Senza dilungarsi troppo sulla letteratura dedicata a questo materiale organico in grado di riprodursi naturalmente, rigenerabile, riciclabile e biodegradabile che vanta buone caratteristiche meccaniche, ampiamente usato (in taluni casi anche troppo) per la sua lavorabilità e facilità di reperimento, che gli permette di avere un prezzo a volte concorrenziale rispetto ad altre soluzioni, ecco una sequenza di utilizzi che hanno attirato la mia attenzione.
Non ho voluto appositamente citare esempi di oggetti realizzati con legni riciclati, o parti derivanti da altri oggetti, immaginando che ogni lettore possa dare il proprio contributo ideale mediante alcune riflessioni in merito, vista l’attualità del tema. Non penso si debba fare una distinzione tra legni pregiati o meno, ma tra legni utilizzati in modo corretto oppure no, ricordando sempre che “ogni materiale, se ben lavorato, diventa prezioso” – come era solito dire Pierluigi Ghianda. Ecco, io aggiungerei che ogni legno diventa prezioso se adoperato nel modo corretto e nel contesto appropriato.
Obiettivo di queste riflessioni è quello di sollecitare, nell’anonimo lettore, curiosità e attenzione rispetto al mondo che ci circonda, con l’intento di risvegliare una sensibilità a volte sopita rispetto all’utilizzo della materia, oppure di trovare conferme e affinità con il proprio lavoro di ricerca e progetto.
Poco importa se il materiale utilizzato sia legno, marmo, metallo o plastica: importante è assumere un atteggiamento critico e di rispetto nei confronti dei diversi utilizzi. Il rispetto, in particolare, dovrebbe essere la chiave del nostro agire.