Come tanti altri eventi, la Dutch Design Week di quest’anno si è tenuta quasi esclusivamente online. La piattaforma virtuale è un’esperienza che vale la pena vivere sia per i suoi accurati contenuti sia per l’interfaccia chiara e immersiva. Fino al 25 ottobre sarà possibile partecipare a dibattiti, chat live con designer, tour virtuali, dirette TV, notizie e video mostre. Per chiunque abbia sentito la design FOMO (la paura di essere tagliati fuori) in questi tempi di coronavirus, ecco l’antidoto perfetto: tutte le conferenze e gli eventi saranno registrati e potranno essere visti in qualsiasi momento.
Come partner ufficiale, Domus è stata invitata a scegliere il tema diun tour virtuale, selezionando dieci rappresentanti. Abbiamo optato per “Brave New Talents”, o meglio: quali sono i giovani designer della DDW20 che rappresentano in modo efficace questa epoca di cambiamento, confusione e possibili opportunità?
Brave New Talents
Quando i paradigmi cambiano è difficile guardare al design con gli stessi occhi di prima. Abbiamo nuove domande, nuove perplessità e nuove certezze. Potremmo anche chiederci, timidamente: abbiamo ancora bisogno del design? Se osserviamo il lavoro dei giovani talenti che coraggiosamente cavalcano l’onda imbizzarrita di questi tempi, la risposta sarà: probabilmente sì. Lasciamoci accompagnare per mano in questo strano mondo, con crescente consapevolezza e potenziali opportunità. Abbiamo selezionato dieci nuovi talenti che hanno presentato il proprio lavoro in questa arena virtuale tanto attesa.
I progetti spaziano dagli abbinamenti e contrasti tra uomo e tecnologia a un futuro in cui siamo in simbiosi con una moltitudine di ecosistemi; mettono in discussione il dogma del tempo, immaginano sistemi peculiari per preservare le identità biologiche individuali e producono materiali soffici per reinventare il nostro modo di vestire, per mostrare i nostri corpi e rivelare (o meno) la nostra personalità. I miceli diventano parte integrante della moda che si trasforma così in biofashion, la lingua delle piante entra nell’alfabeto quotidiano e possiamo progettare un piano per ricavare le nostre risorse proteiche. Alcuni di questi progetti guardano al passato per consolidare la propria presenza nel futuro, attingono ad antiche tecniche artistiche e traducono le conoscenze del design del passato recente in videogiochi per comprenderne ed esplorarne i concetti.
Osservare questi progetti può essere respingente o affascinante, suscitare attrazione o piuttosto distanza, ma questo è il nostro presente e lo scrutiamo attraverso le idee autentiche dei designer. Che si tratti di tecnologia, natura e flora, o di antica saggezza artigianale, tutte le opere condividono un’attitudine alla ricostruzione e alla trasformazione, un’alchimia innovativa di materiali che sembrano familiari ma non li avevamo ancora visti così.
- Festival:
- Dutch Design Week 2020
- Quando:
- 17-25 ottobre 2020
- Dove:
- ddw.nl