Dopo la divisa dedicata all’Unité d’Habitation di Le Corbusier del Marsiglia, il design e l’architettura parrebbero essere il nuovo trend per le maglie da calcio della prossima stagione sportiva.
Il turno è ora dell’Inter che, con la sua nuova maglia Nike 2020/2021, si ispira apertamente al movimento postmodern più riconoscibile della storia del design, nonché il più copiato degli ultimi anni: Memphis. ‘Made of Milano’, questo il nome del kit, mira a “rappresentare il senso di unità con il capoluogo lombardo e con le persone, parte di una grande community che condivide il senso di orgoglio per la città e il desiderio di innovazione”. Forse una metafora della freschezza e rinascita che rappresentò – ormai quarant’anni fa – il movimento/collettivo fondato a Milano da Ettore Sottsass. Eredità del Radical design degli anni ’70, di Memphis faranno parte nomi emblematici del design come Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Aldo Cibic, Barbara Radice, Michael Graves, Nathalie Du Pasquier, Hans Hollein, Matteo Thun, Marco Zanuso, George Sowden, Martine Bedin e altri ancora.
Ma la scomparsa delle tradizionali strisce nerazzurre è stato motivo di dibattito tra i tifosi del club sportivo, sin dai primi leak datati giugno 2019, oltre ad alimentare un mercato di maglie “da collezione” con forme e colori sempre più irriconoscibili. La decisione di questo cambiamento è stata in realtà presa dai designer di Nike che, dopo il successo della maglia streetwear durante la stagione 2018 della Nigeria, hanno deciso di replicare lo stesso format nel capoluogo lombardo, dove l’indumento diventerà probabilmente più amato dai profeti che dagli stessi amanti del calcio.
“Siamo sempre al lavoro per reinterpretare l’identità a strisce del club. Questa volta lo abbiamo fatto prendendo ispirazione da una delle principali correnti artistiche di Milano“ ha affermato Scott Munson, VP di Nike Football Apparel. “La grafica a zig-zag è alla base del design post-modernista ed è anche un richiamo al Biscione. Il risultato è un kit sorprendente che ben si combina con l’unicità del club.”