Violetta Barba e Shahar Livne sono due designer emergenti provenienti da latitudini differenti: la prima vive e lavora a Lecce, città barocca tra le principali attrazioni turistiche del “tacco d’Italia”, la seconda è di stanza a Eindhoven, centro post-industriale e cuore dell’industria creativa olandese. Nonostante i contesti apparentemente opposti, il curatore Marco Petroni ha trovato tra le due un’interessante connessione di vedute, che sarà al centro della mostra “R.evolutionary matters”, aperta dal 3 al 31 dicembre 2019 allo spazio Kunstschau Contemporary Place di Lecce.
Violetta Barba e Shahar Livne progettano i materiali del post-Antropocene
Le due giovani designer si incontrano allo spazio Kunstschau Contemporary Place di Lecce con una mostra curata da Marco Petroni.
Foto Alan Boom
Foto Alan Boom
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Foto Alan Boom
Foto Alan Boom
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Foto Alan Boom
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Courtesy la designer
Courtesy la designer
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- Salvatore Peluso
- 03 dicembre 2019
Le giovani designer utilizzano il progetto come strumento di riflessione e immaginazione di scenari post-apocalittici, o meglio post-Antropocene. I lavori esposti – Metamorphism di Shahar Livne e we_mould di Violetta Barba – non sono oggetti funzionali ma sperimentazioni materiali che hanno come obiettivo primario quello di contestare il sistema di produzione che sta causando il disastro ecologico in corso. “Stay with the trouble” è allora l’invito che Petroni lancia al pubblico: dobbiamo essere consapevoli di stare nei problemi fino al collo ma avere anche la capacità e l’energia di sognare nuovi scenari o, per dirla come la filosofa Donna Haraway, concepire nuove Fabule Speculative. Quindi la mostra “R.evolutionary Matters” ci fornisce i nuovi materiali grezzi da cui ripartire per la ricostruzione del nostro pianeta.