Va da sé che una di quelle impostazioni ebbe tanto successo da diventare un dogma del design. La ripresa dell'estetica di Rams da parte di Apple ha trasformato il minimalismo della Scuola di Ulm, via Cupertino, in una forma di ortodossia progettuale mondiale, al punto che i concorrenti di Apple sono ridotti a cercar di capire quanto possono imitare il suo design senza farsi trascinare in tribunale. Se esistesse un'altra strada, un'eterodossia, potrebbe essere quella di Sapper?
A differenza di Rams, lo stile di Sapper è più difficile da identificare. Ma un particolare, che è la firma di Sapper, c'è. Benché il corpo sia nero, i giunti della Tizio sono di un rosso brillante: un tocco che ricorre in parecchi altri prodotti, dalla levetta rossa della sua sedia da ufficio nera al tasto che fa da mouse nel suo portatile ThinkPad. È il punto più prossimo all'estetica che Sapper abbia raggiunto.
Siamo seduti sotto una Tizio, a conversare nell'appartamento zeppo di libri di Sapper, di fronte a un angolo del Castello Sforzesco. L'alogeno della lampada ronza in modo preoccupante, ma non lo faccio notare. In jeans e camicia in tinta, Sapper ha la presenza fisica d'un omone che gli anni hanno reso compatto. È gentile, ma non tanto da prendere in mano la conversazione. Non gli piace interpretare la sua opera e crede fermamente che i prodotti parlino da sé. Quando gli chiedo che cos'ha di speciale la SapperTM Chair per Knoll, risponde: "Questo sta a te dirlo!". Quando gli chiedo perché la sua scrivania è montata su coni stradali risponde: "È uno scherzo". Ma mi racconta qualche episodio poco noto.
In una carriera che abbraccia sei decenni, Sapper ha progettato di tutto: dalle automobili ai computer, dai mobili ai televisori, dai bollitori alle grattugie da formaggio.
Secondo racconto: il pulsante rosso del TrackPoint del ThinkPad è di un rosso particolare. "All'inizio ibm lo voleva nero, come la tastiera, ma ho detto di no: ha una funzione differente rispetto ai tasti, e allora diamogli un colore diverso". Scelse lo stesso rosso dei giunti della Tizio, ma per le norme industriali tedesche il rosso era riservato agli interruttori d'emergenza. Sapper non lo sapeva. Presentarono il ThinkPad ad Hannover e la polizia lo sequestrò. Sapper cambiò un pochino il rosso. Oggi il ThinkPad viene fabbricato dalla cinese Lenovo, per la quale Sapper è consulente, benché continui a prestare la sua opera all'ibm per i grandi calcolatori. La sua lunga collaborazione con IBM (dove segue le orme di Eliot Noyes e di Norman Bel Geddes) fa supporre che debba sapere che cosa succede dentro quelle scatole nere. Mi vien da pensare che se IBM fosse stata la Apple, Sapper sarebbe diventato Rams. Su una credenza c'è una foto di suo padre in uniforme, durante la Prima guerra mondiale.