Il 21 settembre scorso, 21_21 Design Sight di Tokyo ha inaugurato la sua ventunesima mostra. La serie di coincidenze sembra un segno delle stelle, che invita a guardare al futuro con entusiasmo e a riscoprire il mondo di uno dei più grandi maestri giapponesi della grafica e dell'art direction contemporanea: Ikko Tanaka (1930-2002).
Il titolo della mostra è stato scelto dalla curatrice Kazuko Koike perché rappresenta al meglio l'idea che Tanaka "si collochi all'incrocio del meridiano del tempo con il parallelo Oriente-Occidente". La traduzione dal giapponese del titolo della mostra svela sottili differenze tra le lingue occidentali e quelle orientali nella struttura dei concetti. Il titolo giapponese "Davanti / Dietro / Sinistra / Destra" include una più ampia nozione dell'orientamento nel tempo e nello spazio. Ikko Tanaka mirava professionalmente a trascendere le differenze di tempo e di cultura, con i relativi rischi, grazie a valori estetici universali. Kazuko Koike sottolinea che Ikko Tanaka portò giocosità, colori e luce nel grigiore del dopoguerra giapponese.
La mostra si divide in quattro sezioni, a iniziare da un atrio che presenta pannelli lignei originali di Tanaka, Shikisai-Ryusai (1987), e grandi riproduzioni fotografiche dei murali a lastre di ceramica Iris purpurea e Camelia bianca e rossa (1992) che si trovano oggi all'ingresso dell'aeroporto internazionale giapponese di Narita. La sobria architettura di Tadao Ando contrasta con il colorato tappeto di fogli di carta che si stende dal pavimento dell'atrio scoperto fino a salire sulla parete. L'installazione, intitolata I suoi colori, è stata ideata da Masaki Inomura, responsabile del progetto grafico e dell'allestimento della mostra.
Ikko Tanaka tra futuro e passato, oriente e occidente
Attraverso uno schema non gerarchico, il percorso della mostra al 21_21 Design Sight invita il visitatore a comprendere il mondo di Ikko Tanaka, partendo dai più piccoli dettagli.
View Article details
- Rafael A. Balboa,Ilze Paklone
- 03 ottobre 2012
- Tokyo
Ikko Tanaka ha lavorato a circa 640 libri, una selezione di 150 dei quali è esposta con il titolo Ikko Tanaka: il mondo dei libri nella seconda sezione della mostra. Comprende alcuni dei suoi contributi come art director e i libri che amava e che ebbero un influsso sulla sua feconda produzione. Ricorda Koike di essere stata alla ricerca, negli anni Sessanta, di un'efficace rappresentazione visiva delle manifestazioni culturali giapponesi, che sfociò in molteplici, felici collaborazioni con Tanaka. Una di queste è Issey Miyake. L'Oriente incontra l'Occidente (1978), che aprì nuovi territori al mondo della moda. Tra gli altri pezzi interessanti sono esposti i progetti delle copertine della collana libraria "Narrativa contemporanea", che pubblicò testi di autori italiani come Italo Calvino, Alberto Moravia e Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
La terza sezione, intitolata Ikko Tanaka: varietà dell'espressione grafica, ci permette di tuffarci in profondità nel processo creativo che sostiene i suoi progetti. Allestita nella galleria principale, presenta dei manifesti e dieci tavole tematiche che illustrano la sua importanza come comunicatore sociale e promotore della cultura giapponese nel mondo. La mostra presenta molti degli influssi che traeva da fonti della tradizione, sperimentazioni tipografiche e alcune delle tecniche grafiche usate per elaborare il suo personale linguaggio. Alcune delle tavole svelano la presenza della sua eredità in prodotti di oggi, grazie alla sua vicinanza agli utenti e ai produttori e al progetto di logotipi e immagini aziendali. Tra esse da notare quella di Muji, che mira a costruire un'identità neutra da completare con la creatività dell'utente. Nella sezione finale, Opere e messaggi in forma di epilogo, Koike ha chiesto la collaborazione di due gruppi di progetto la cui ispirazione è in risonanza con il progetto di Tanaka. Con il titolo Seguire i suoi passi, Issey Miyake e Reality Lab hanno elaborato nuovi prototipi di tessuto. Il secondo gruppo, Semitransaparent Design, ha messo a punto con linguaggi digitali un'installazione interattiva sulla grafica di Tanaka. Proprio come un buon libro solleva lo spirito, la sezione finale porta da un'esperienza oggettiva a un incontro più personale con un uomo che amava la vita e aveva molti buoni amici. Una collezione di fotografie e di brevi dichiarazioni di chi lo conobbe nel corso di tutta la sua vita scorre su uno schermo, con il familiare titolo di Il mio Ikko-san.
La sobria architettura di Tadao Ando contrasta con il colorato tappeto di fogli di carta che si stende dal pavimento dell'atrio scoperto fino a salire sulla parete.
Spiega Kazuko Koike che l'intenzione era di non realizzare un percorso espositivo ufficiale, ma che il percorso è scaturito dalla libertà spaziale e dallo schema non gerarchico che invita il visitatore a creare una migliore comprensione del mondo di Ikko Tanaka partendo dai piccoli particolari. Interrogata sull'idea principale, Koike conclude che, dopo una vita fatta di libertà e di esperienze colorite, Tanaka prediligeva il progetto anonimo, che permette alla natura dell'essere umano di rivelarsi attraverso il buon design. E aggiunge che, mentre l'essenza della bellezza giapponese sta nei concetti di wabi e di sabi ("semplicità" e "trascorrere del tempo"), centrali nell'opera di Tanaka, suki significa "curiosità" e "gioia della sperimentazione attiva". Guardando al futuro, in un mondo in cui i linguaggi della stampa sono in decadenza, l'editoria giapponese continuerà a diffondere un gran numero di libri e riviste (3.880 case editrici in tutto il paese generano un fatturato di 1,8 triliardi di yen [circa 18 miliardi di euro] l'anno. E perciò l'eredità di Tanaka come promotore delle arti e comunicatore sociale continuerà a irradiare la sua luce sulle generazioni a venire.
Ringraziamenti
Vogliamo esprimere il nostro ringraziamento più sincero alla curatrice della mostra Kazuko Koike, per averci generosamente concesso il suo tempo e le sue osservazioni nel corso di un'intervista, nonché per la cortese collaborazione a Giorgiana Ravizza (ufficio stampa italiano di Issey Miyake) e Miron Ko (responsabile delle relazioni pubbliche di 21_21 Design Sight).