Anche quest’anno la Fiera internazionale del mobile di Colonia (imm cologne) ha ospitato al suo interno il confronto tra diverse visioni dello spazio abitato. Joris Laarman, Stefan Diez e Astrid Krogh – in qualità di autori giovani – hanno dialogato, ciascuno con la propria casa ideale, con la visione solitaria e cristallina di Dieter Rams, il più grande rappresentante della tradizione tedesca del design che pone al centro della relazione con l’industria la figura del designer.
Malgrado le differenza d’età, il dialogo tra giovani autori e un grande maestro ha espresso l’idea condivisa di un ambiente aperto, non chiuso in un assetto definitivo dove ciascuno è libero di disegnare autonomamente lo spazio in cui vivere circondandosi di oggetti quali presenze non oppressive. Interessante il confronto tra l’atmosfera rarefatta della casa di Rams, animata da presenze amiche quale espressione della placida serenità della logica, e la casa sull’albero metropolitana immaginata da Laarman come un laboratorio in continua evoluzione.
Mentre Rams dichiara: “Una casa confortevole è, per me, luminosa e ‘aperta’ nel senso di offrire spazio libero, in cui muoversi. Penso a un’atmosfera di calma e generosità che permette di respirare in piena libertà”. Laarman invece afferma: “L’ambiente che mi circonda è la mia casa, il mio spazio è il mio albero e la mia casa è il mio nido”.
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