La Fondation Cartier ha organizzato il percorso delle sue creazioni attorno a due assi: quello di un insieme di opere recenti ed emblematiche del suo linguaggio artistico, e quello dei lavori che gli sono stati commissionati per la mostra. Il posto d’onore spetta alla Poltrona di Proust, creata nel 1978, sintesi di 30 anni di ricerche sul design, la decorazione, l’oggetto banale, l’architettura e la pittura. Una decina di poltrone di questa serie – in bronzo, in ceramica dipinta a motivi geometrici o dal decor “'pointilliste”, sono messi in scena a formare una sorta di percorso che conduce all’esemplare gigante alto tre metri, presentato nel giardino della Fondazione. Sono esposte anche opere della serie del Museum Market, creata nel 1993 per la Design Gallery a Milano.
Il Mendini pittore viene poi ricordato da alcuni suoi quadri astratti. Per la mostra, Mendini ha concepito un pavimento di mosaici realizzato in pasta di vetro da Bisazza, e un vaso alto tre metri dello stesso stile.
Di grande impatto la serie di “vasi- testa” disposti al piano terra e nel seminterrato della Fondazione, come i guardiani di un falso santuario del design: sono alti un metro, realizzati in ceramica dipinta e prodotti da Alessi; oppure sono in vetro di Murano, ornati di orecchini d'oro e realizzati da Venini.
fino a 9.6.2002
Fragilisme
Fondation Cartier, Parigi
http://www.fondation.cartier.fr