La rigenerazione di un padiglione costruttivista degli anni ‘50 a Belgrado

Lo studio WilkinsonEyre ha presentato il progetto di ristrutturazione del padiglione 1 della Fiera di Belgrado, un edificio incredibile disegnato dagli architetti Branko Žeželj e Milorad Pantović.

WilkinsonEyre ha presentato la sua proposta per rivitalizzare il padiglione 1 della Fiera di Belgrado, un edificio costruttivista con un affaccio diretto sul fiume Sava. Il progetto prevede la trasformazione del padiglione fieristico in una destinazione d’uso mista comprendente spazi culturali e spazi commerciali, oltre alla riprogettazione del parco sul lungofiume.

“La struttura esistente è un incredibile esempio di architettura costruttivista dell’Europa orientale” ci racconta il Director di WilkinsonEyre, Sebastian Richard. Costruito tra il 1954 e il 1957 dagli architetti Branko Žeželj e Milorad Pantović, il padiglione 1 della Fiera di Belgrado ha una caratteristica forma circolare coperta da una cupola di 109 metri. Si tratta della cupola più grande del mondo, costruita in calcestruzzo precompresso. “Lavorando con una struttura così straordinaria, il nostro principale intento è stato quello di creare interventi contemporanei che contrastino con il tessuto storico”.

Per ottenere un intervento minimo e rispettoso, la proposta progettuale è incentrata sul concetto di “box-in-a-box”, introducendo strutture staccate dalla copertura principale. “L’involucro dell’edificio avrà bisogno di un attento cura restauro, ma l’architettura generale originale rimarrà più o meno invariata”. I tre nuovi spazi che verranno introdotti, un teatro lirico, un teatro dell’opera e un teatro flessibile, sono circondati da uno spazio aperto e flessibile al piano terra.

WilkinsonEyre, Belgrade Fair Hall 1, Belgrado, Serbia. Courtesy WilkinsonEyre

L’architettura privilegia nel suo disegno gli spazi verdi del parco e i collegamenti visivi con il fiume Sava, che culminano in un ingresso e presentano un design a terrazze per facilitare l’accesso. Il paesaggio adattabile supporta le attività quotidiane e gli eventi culturali, mentre un anfiteatro all’aperto in riva al fiume aumenta il coinvolgimento durante tutto l’anno. “L’area tra l’edificio esistente e il fiume è una vasta zona che verrebbe trasformata in un parco accessibile al pubblico” continua Sebastian Richard. “L’ambizione della proposta è che l’edificio principale e il parco circostante diventino il fulcro del quartiere pubblico culturale del progetto complessivo del lungofiume. Un nuovo spazio pubblico vibrante per Belgrado, accessibile a tutti.”

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