Lo studio statunitense Rafael Viñoly Architects ha presentato il progetto per il nuovo terminal internazionale dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze. L’elemento più riconoscibile del progetto approvato sarà il coronamento di 7,7 ettari di vigneto come copertura.
Il progetto è creato per soddisfare il traffico passeggeri in costante aumento dell’aeroporto, che si prevede supererà i 5,9 milioni di di unità all’anno al termine dei lavori. Il progetto sarà realizzato in due fasi: l'apertura della prima fase è prevista per il 2026 e quella della seconda per il 2035.
Il tetto verde inclinato interamente dedicato a vigneto sarà da intenzioni di progetto una “ode alla tradizione vinicola toscana”, pensato per essere funzionale e produttivo. Spiegano i progettisti che “i vigneti saranno coltivati da un rilevante viticoltore della regione e il vino sarà prodotto e invecchiato in cantine specializzate sotto il tetto del terminal”.
Strutturalmente per sostenere il vigneto sarà fondamentale un’ingegneria complessa e un’attenta considerazione di fattori come la distribuzione del peso, il drenaggio e il carico del vento. Inoltre, il microclima di un tetto è molto diverso da quello di un vigneto tradizionale, con problemi di calore, vento e vicinanza agli aerei.
Il cuore del nuovo terminal sarà una ampia piazza, che ricorda la tradizionale piazza di una città toscana. Questo fulcro centrale servirà a far convergere arrivi e partenze, snellendo il flusso dei passeggeri e promuovendo un senso di comunità. La piazza sarà aperta al pubblico, creando uno spazio vivace per i viaggiatori e gli abitanti del luogo.
Un sistema di metropolitana leggera collegherà inoltre l’aeroporto direttamente al centro della città, mentre il terminal stesso sarà caratterizzato da spazi dedicati al trasporto, al parcheggio e alla vendita al dettaglio.