Nelle vicinanze di Monferrato, Atelier Lavit realizza tra le vigne una sequenza di quattro unità dedicate a accoglienza turistica. La peculiare volumetria del progetto nasce da un esercizio formale sulla particolare topografia a disposizione, trattandosi di un lotto ben orientato ma scosceso. Il programma di eco-lodge viene quindi tradotto attraverso l’uso dell’archetipo della capanna primitiva, elemento originario che trascrive il rapporto tra l’uomo e la natura. Le strutture, posizionate indipendentemente sul pendio naturale, dialogano tra loro preservando la dovuta intimità di ciascuna. Una capanna è quindi destinata a reception e luogo di incontro e condivisione, mentre le altre tre strutture sono suite, indipendenti ma interconnesse tra loro.
L’archetipo della capanna si trasforma in eco-lodge
Nei vigneti del Monferrato, Atelier Lavit realizza quattro cabine per accoglienza turistica, mettendo alla prova il delicato rapporto tra interno ed esterno.
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- Romina Totaro
- 31 marzo 2023
- Grazzano Badoglio, Monferrato
- Atelier Lavit
- 156 mq
- hotel
- 2022
La necessità puntuale di adattarsi al versante scosceso e di rialzarsi per isolarsi dal suolo, porta così al disegno di capanne rialzate da terra a circa 2,50 metri, consentendo di creare un punto di vista verso l’esterno diverso da quello che si percepisce arrivando. Il volume abitato si costruisce a partire da tre piani, quello orizzontale e le due falde che formano il tetto, elemento di protezione e riparo. I piani di copertura diventano quindi anche pareti laterali e appoggio a terra, comportandosi come una moltitudine di “zampe” che permettono un’adattabilità costante alla complessa morfologia della collina.
Nello studio dell’involucro, il legno è usato per creare listellature orizzontali più o meno fitte, in base al livello di privacy richiesto dai diversi ambienti abitativi, ombreggiando la terrazza verso valle. In questa continua ricerca di equilibrio tra interno e esterno, le vetrate sono protagoniste della scena. L’ampia vetrata verso valle, infatti, crea un piano di trasparenza che separa lo spazio privato dalla vastità del paesaggio circostante.
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Foto di Silvia Lavit, Daniel Mazza
Masterplan
Piante e sezioni
Sezione
Sezione territoriale
Sezione territoriale
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