Agora E è un veicolo autonomo pensato per favorire l’interazione personale. Il nome è già un indizio del suo scopo, visto che deriva dal termine greco che indica la piazza pubblica dell’antichità. Ideato da Ponti Design Studio a Hong Kong, il concept si ispira a precedenti progetti del marchio, come il tram a due piani “Island”, sviluppato per celebrare i famosi tram della città asiatica. Proprio come Island, anche Agora E gioca con l’idea di unire una forma di trasporto autonomo alla socializzazione, un tema chiave nello sviluppo ipertecnologico – e a tratti deumanizzante – della nostra società.
Tuttavia, mentre Island incorporava elementi dello Zeitgeist del 2020, con un corridoio centrale che avrebbe permesso alle persone di circolare liberamente nel tram mantenendo una distanza adeguata, Agora si basa su un approccio più post-pandemico. La caratteristica principale del veicolo elettrico autonomo è infatti un sedile circolare continuo che invita le persone a sedersi verso l’interno, favorendo così la possibilità di interagire con gli altri. Il sedile lascia anche uno spazio centrale aperto per sedie a rotelle, passeggeri che viaggiano in piedi o bagagli.
Agora E è tanto un esperimento sulla mobilità quanto una riflessione sul futuro delle società nelle megalopoli densamente popolate del Sudest asiatico. Come dice Ponti nella sua descrizione del progetto, è una visione per “il futuro della mobilità pubblica a Hong Kong e nelle città densamente popolate della Cina meridionale. Negli ultimi anni l’interazione sociale di persona è diminuita; Agora E ci permette di riscoprire e apprezzare l’importanza dell’interazione umana negli spazi pubblici”.