La linea blu della metropoli milanese è un progetto che parte da lontano e negli anni ha subito molti ritardi, venendo superata cronologicamente dalla M5, la linea lilla. Il 26 novembre 2022 è la data finale fissata per il primo viaggio aperto al pubblico della nuova metropolitana della città di Milano.
La M4, o più comunemente chiamata Linea Blu, è un progetto ingegneristico essenziale per lo sviluppo del capoluogo e il rafforzamento della sua posizione europea dal costo totale pari a circa 2 miliardi di euro – finanziato con un mix di fondi dello Stato, dei privati e del Comune di Milano.
Collegando i due capolinea San Cristoforo FS e Linate Aeroporto, l’attesa linea metropolitana si snoda in 21 fermate da Sud-ovest a Est, percorrendo un totale di 15,2 kilometri e unendo nella sua corsa il comune di Milano con quello di Segrate. Si parte con le prime 6 fermate, dall’aeroporto di Linate a Dateo, dove la linea 4 della metropolitana incontra il Passante ferroviario, creando così un primo nodo di interscambio per i viaggiatori. Milano diventa così una delle metropoli più accessibili d’Europa per via aerea, vantando la sua capacità di collegare l’aeroporto con il centro città in tempi rapidissimi.
Lungo la sua corsa la linea blu si interseca, dunque, con numerosi punti nevralgici della città, intrecciandosi alla rete della vita sotterranea e in superficie con un ritmo medio di 723 metri tra una fermata e l’altra. Il progetto – nonostante i suoi sette anni di ritardo – si inserisce in un piano d’azione per la trasformazione della metropoli verso il trasporto sostenibile, mettendo a sistema i vari trasporti pubblici, scoraggiando l’uso di un’autovettura privata.
La linea metropolitana rientra, inoltre, anche un altro piano del comune previsto per essere concluso nel 2035. Cambio Biciplan prevede la creazione di 750 chilometri di autostrada ciclabile, superando persino i 680 chilometri di piste previsti per Parigi e la sua area metropolitana, attuale pioniere europeo delle infrastrutture ciclabili su larga scala.
La nuova rete mira a garantire che i vantaggi creati per i ciclisti del centro città dall’arrivo di Covid diventino accessibili a tutti gli abitanti di Milano. Si tratterebbe di un cambiamento paradigmatico in una città in cui il traffico automobilistico pesante rende ancora insicuro e poco attraente l'uso delle strade condivise per i ciclisti.