La possibilità di creare prototipi gemelli di intere metropoli nella realtà virtuale è una delle potenzialità più immediate e tangibili che il vastissimo mondo del metaverso potrebbe offrire ai pianificatori e progettisti. Utilizzando la mappatura tridimensionale e l’analisi di dati statici e in tempo reale, infatti, potremmo non solo avere a disposizione dati preziosissimi – dal traffico alla qualità dell’aria – ma, ancora più interessante, abbiamo la possibilità di creare scenari immaginari e capire a priori quali saranno gli scenari delle strategie da adottare. Ovviamente, un altro dato positivo sarebbe il taglio dei costi operativi, evitando analisi “analogiche” e modifiche di progetti in corso. Secondo una stima, i gemelli digitali potrebbero far risparmiare alle città circa 280 miliardi di dollari entro il 2030.
È il caso ad esempio di Orlando, Florida, ricreata virtualmente all’interno degli uffici dell’Orlando Economic Partnership (OEP). La vetrina progettata da Orlando è uno degli usi più appariscenti di una nuova tecnologia che viene lodata come un potenziale cambiamento di gioco per la pianificazione urbana. La città prevede di utilizzare la tecnologia del gemello digitale per qualcosa di più dei tour virtuali. Spera anche di poter vedere in anteprima come diversi investimenti, come l’aggiornamento di un sistema di transito, potrebbero influire sull’ambiente costruito e sui suoi residenti.
Oltreoceano, anche città come Singapore, Helsinki e Dubai stanno investendo in questa tecnologia, con obiettivi che vanno dalla sostenibilità alla promozione del turismo virtuale. In particolare, Virtual Singapore è un modello già sperimentato dell’isola-nazione che comprende più di 3 milioni di immagini catturate a livello stradale, oltre a miliardi di punti dati tracciati in 3D. Il modello è inoltre capace di distinguere i vari volumi – gli edifici dagli alberi, le strade dai marciapiedi e così via – rendendo più facile verificare la reazione dei singoli elementi in varie simulazioni.
In un recente esperimento, i ricercatori hanno voluto calcolare la quantità di energia solare che la città può sfruttare dalle sue strutture verticali, studiando il calore ricevuto da ogni parte di un edificio. Su questa stessa linea, Singapore sta anche esaminando una strategia per calcolare precisamente l’impatto ambientale dei nuovi cantieri e ampliamenti urbani in corso.