In diverse città del mondo, le stazioni della metropolitana sono diventate luogo di sperimentazione artistica, da Mosca a Taiwan, passando per Londra e Stoccolma. In Italia, Napoli è la città che ospita il progetto più interessante e strutturato su questo tema.
Le Stazioni dell'Arte è un'iniziativa che ha trasformato le fermate della città partenopea in veri e propri musei sotterranei. L'idea è nata all'inizio degli anni Novanta, per volontà del sindaco Antonio Bassolino e dell'allora presidente della Metropolitana di Napoli, Ennio Cascetta. L'obiettivo era non solo migliorare l'efficienza dei trasporti pubblici, ma anche riqualificare le aree urbane e avvicinare i cittadini all'arte.
Architetti, designer e artisti di fama internazionale e locale hanno preso parte a questa grande opera, lavorando sugli spazi interni ed esterni delle stazioni, che hanno accolto più di duecento opere di arte pubblica sotto la direzione artistica di Achille Bonito Oliva. Le venti stazioni si trovano lungo la Linea 1 e la Linea 6, quest’ultima riaperta al pubblico 17 luglio 2024 con quattro nuove fermate di notevole rilevanza artistica.
Ai cunicoli della Napoli sotterranea, che dalla data di fondazione della città fino alla metà del Novecento sono stati luogo di stratificazione storica per la città, si affiancano le venti stazioni dell’arte, che vale la pena inserire nel proprio itinerario alla scoperta del capoluogo campano.