Estate per molti è sinonimo di natura e voglia di stare all’aria aperta, per rigenerare la mente lontano dalla frenesia cittadina. Per questo, nei mesi caldi si moltiplicano gli eventi e le manifestazioni culturali a cui fanno da sfondo straordinarie località immerse nel verde, che portano come assunto principale la volontà di creare un dialogo tra discipline artistiche e territorio. Per l’estate 2024, abbiamo selezionato dieci appuntamenti che vale la pena segnare in agenda: fotografia, architettura, arte contemporanea e musica sperimentale, dalla Toscana all’Abruzzo, dalla costa belga alla Provenza, fino ad arrivare al Polo Nord.
Cosa fare questa estate? Ecco 10 eventi nella natura da non perdere
L’estate non è solo mare o passeggiate, ma l’occasione perfetta per coniugare paesaggi e arte. Ecco gli appuntamenti immancabili scelti da Domus.
Courtesy Nextones
Courtesy Nextones
Giuseppe Gallo, I giocolieri dell’armonia. Foto Daniele Molajoli
Davide Rivalta, Gorilla. Foto Daniele Molajoli
Foto Roman März
Foto Andrea Rossetti
Alex Ayed, Untitled (Beit el hmam II). Foto Tiberio Sorvillo
Tobias Tavella, Nomadic Drum. Foto Tiberio Sorvillo
Foto Ann-Sophie Deldycke
Foto Ann-Sophie Deldycke
Mar Serinyà Gou, Coming to the Surface. Foto Jette Mellgren, © Mar Serinyà Gou.
Jette Mellgren. © Arvid Larsen
Foto Christophe Raynaud de Lage
Foto Christophe Raynaud de Lage
Giuseppina Giordano, Marceaux di Primavera. Courtesy Una Boccata d'Arte
Claudia Losi, Whalebone Arch. Courtesy Una Boccata d'Arte
Courtesy Domaine de Boisbuchet
Courtesy Domaine de Boisbuchet
Dalla serie The Last Safe Abortion © Carmen Winant
Dalla serie The Last Safe Abortion © Carmen Winant
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- Carla Tozzi
- 25 giugno 2024
Dal 18 al 21 luglio 2024 la Val d’Ossola si fa scenario per sperimentazioni multimediali, performance, e progetti audiovisuali site-specific: l’undicesima edizione di Nextones, il festival internazionale di musica, arti audiovisive e ricerca torna anche quest’anno nel suggestivo Tones Teatro Natura.
Tre giorni per entrare in contatto con la bellezza della natura e del territorio attraverso una programmazione artistica di alto livello, con una line-up in cui trovano spazio nomi come Alessandro Cortini, la violoncellista Lucy Railton, Robert Hood e molti altri artisti della scena elettronica sperimentale internazionale.
Nato nel 2019 con l’obiettivo di coinvolgere una delle più belle regioni geografiche italiane, caratterizzata da una natura incontaminata, il festival d’arte diffusa Hypermaremma è giunto quest’anno alla sesta edizione. Tra installazioni permanenti e opere temporanee, il programma annuale del festival propone un programma di eventi e inaugurazioni che tengono sempre l’attenzione viva sul territorio toscano.
L’estate è la stagione perfetta per ripercorrere le tappe di questa regione trasformata in un grande spazio espositivo a cielo aperto. Dopo le opere di Claire Fontaine, Davide Rivalta, Gaetano Pompa, e Giulia Mangoni, presentate quest’anno, a luglio sarà installata permanentemente una grande scultura di Mauro Staccioli.
Ogni estate, il borgo abruzzese di Pereto, in provincia dell’Aquila, ospita la straperetana, una manifestazione culturale che nasce con l'intento di valorizzare il territorio attraverso l'arte contemporanea, creando un dialogo tra la tradizione locale e le espressioni artistiche moderne.
L’edizione di quest’anno si intitola Supernaturale, titolo che, con un gioco di parole, vuole mostrare come gli artisti coinvolti si siano immersi nella natura in maniera totalizzante. Tra i nomi dell’ottava edizione, ci sono anche Francis Alÿs, Davide D’Elia, Hamish Fulton, Agostino Iacurci, Numero Cromatico, Patrick Tuttofuoco, Nico Vascellari.
Antiche leggende e storie del presente sono al centro del discorso della nona edizione della Biennale Gherdëina, che anche quest’anno porta l’arte contemporanea nel cuore delle Dolomiti. Curata da Lorenzo Giusti e Marta Papini, l’edizione 2024 prende le mosse dal mito ladino dei Fanes: un popolo mite e pacifico il cui regno si estendeva oltre le sette montagne fino ai confini del mondo.
Opere site-specific, performance, mostre collettive e personali: più di trenta artisti provenienti da diverse regioni del mondo, Europa continentale, Nord Africa e Medio Oriente, arricchiscono la valle con una ricca comunità multiculturale che incontra la tradizione del territorio.
Ogni tre anni, la costa belga si prepara ad accogliere la Triennale di Beaufort, una manifestazione d’arte contemporanea che anima la provincia delle Fiandre Occidentali da marzo a novembre. Giunta all’ottava edizione quest’anno, e curata da Els Wuyts, Beaufort24, intitolata The Fabric of Life, propone un percorso che esplora aspetti della realtà presente, attraversando il rapporto tra spazio pubblico, e mondi potenziali e futuri.
Diciotto artisti belgi e internazionali hanno presentato altrettante opere assegnate in coppia a ciascuna delle città costiere partecipanti al progetto. Percorsi pedonali e ciclabili permettono di immergersi nel paesaggio e nella cultura di questi luoghi, per scoprire tutti gli interventi che poi entreranno a fare parte della collezione del Beaufort Sculpture Park.
La città norvegese Bodø è stata nominata capitale della cultura europea per il 2024, insieme alla estone Tartu e all’austriaca Bad Ischl. Una città appena al di sopra del Circolo Polare Artico, vicino alla quale si trova il paesino di Kjerringøy, sede della Kjerringøy Land Art Biennale, giunta quest’anno alla nona edizione.
Artisti internazionali sono invitati a esplorare, trasformare, riflettere e comunicare con il paesaggio, prediligendo materiali naturali e locali. Le opere sono integrate nell'ambiente e realizzate con materie prime biodegradabili, con l’idea che scompaiano gradualmente, inglobate dalla natura.
Nel cuore della luminosa Provenza, ogni mese di luglio da ormai 78 anni, la città di Avignone si trasforma in un teatro a cielo aperto: il Festival d’Avignon è uno degli appuntamenti di performance art e teatro più importanti a livello internazionale.
Oltre cinquanta spettacoli, mostre, dibattiti e proiezioni animano anche l’edizione di quest’anno, affiancata come sempre dal Festival Off, più informale e indipendente. Il programma delle due manifestazioni è molto diverso ma complementare e il pubblico non ha che l’imbarazzo della scelta con i ricchi programmi di entrambi i festival.
Una Boccata d’Arte, il progetto di arte contemporanea diffuso in tutta Italia, è arrivato alla quinta edizione. La manifestazione, organizzata da Fondazione Elpis con Galleria Continua e Threes Productions, quest’anno è dedicata tutta ad artisti under 35, le cui opere animeranno venti piccoli borghi, uno per regione, sparsi per la nostra penisola.
Un vero e proprio invito al viaggio e alla scoperta di luoghi spesso sottovalutati, accompagnati dall’energia e dal lavoro di giovani artisti che sono entrati a fondo in contatto con i luoghi che accolgono le loro opere, in una sinergia di intenti e proposte.
Il Domaine de Boisbuchet è una tenuta situata nella verdissima regione di Poitou-Charentes, nel sud-ovest della Francia, ed è sede di un centro culturale e di ricerca voluto dall'imprenditore tedesco Alexander von Vegesack, che ogni estate organizza workshop e residenze legate a progetti di design e architettura.
Il programma 2024, intitolato Imago: The World We See propone numerosi laboratori multidisciplinari tenuti da designer e artisti internazionali. Vale la pena visitare questo luogo anche se non si partecipa alle iniziative, per visitare lo splendido parco e le mostre, come quella in corso fino al 17 settembre dal titolo Arboretum, che propone un discorso sull’uso nel tempo del legno nell’architettura e nel design.
Nel verde delle colline toscane si trova Cortona, che ogni estate dal 2011 ospita uno dei festival di riferimento a livello internazionale per la fotografia contemporanea, Cortona On The Move. L’edizione di quest’anno, intitolata Body of Evidence, consta di quattro mostre collettive, e diciotto esposizioni personali, in sei suggestive location del territorio cortonese.
Il tema del corpo è indagato nella molteplicità di sfumature e declinazioni che la corporeità porta con sé, secondo l’interpretazione di fotografi provenienti da tutto il mondo come Myriam Boulos, Carmen Winant e Philip Montgomery, tutti e tre presenti con progetti esposti per la prima volta in Italia.