Periodo caldo, ricchissimo e straordinario, per l’arte e il design, e non solo per le temperature fuori dal normale che sciolgono anche i pensieri più alti. Dopo la settimana del 60° Salone del Mobile – traslato eccezionalmente a giugno – si è aperta a Basilea, dandosi quest’anno un ideale testimone, la più importante fiera internazionale d’arte contemporanea.
Cosa abbiamo visto quest’anno ad Art Basel e Design Miami/Basel
A Basilea, insieme alla più importante fiera d’arte contemporanea del pianeta, torna anche la selezione di collectible design: un circolo virtuoso tra discipline che vi raccontiamo (anche) nella gallery con le migliori opere esposte.
Foto James Harris
Foto James Harris
Courtesy World Red Eye
Foto James Harris
Foto James Harris
Foto James Harris
Foto James Harris
Foto James Harris
Foto James Harris
Foto James Harris
Foto James Harris
Courtesy Art Basel
Courtesy Art Basel
Courtesy Art Basel
Courtesy Art Basel
Courtesy Art Basel
Courtesy Art Basel
Courtesy Vitra. Foto Dejan Jovanovic
Courtesy Jeremy Ayer
Courtesy Jeremy Ayer
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- Matteo Pirola
- 22 giugno 2022
E le manifestazioni di questo periodo di recupero e ripartenza, continuano e si sovrappongono con l’apertura in contemporanea di Documenta 15 a Kassel e, di ritorno al design, con l’apertura del nuovo museo del design – mudac – a Losanna e la premiazione del 27° Compasso d’Oro a Milano.
Dire Art Basel vuol dire immergersi e avventurarsi in un universo di esposizioni, eventi, opere che parlano innanzitutto a un mercato privato privilegiato ma contemporaneamente ad un pubblico allargato, curioso e colto. Nel programma che coinvolge tutta la città svizzera, con tanti eventi diffusi e anche indipendenti (tra cui ci sono i vari musei e gallerie che inaugurano e di cui citiamo l’itinerario Parcours, dove l’arte entra in luoghi privati per l’occasione aperti al pubblico), nel quartiere della Messe ci sono le esposizioni “tradizionali” delle gallerie nella sede storica della fiera basilese, mentre per la prima volta, riunite tutte insieme nella nuova ala si trovano la sezione Unlimited, dove sono esposte opere monumentali che non entrerebbero negli stand delle gallerie, la sezione Liste, ovvero le giovani gallerie emergenti con i relativi artisti che si affacciano al mondo del mercato dell’arte, e gli Swiss Awards per l’arte, il design e l’architettura.
Ovviamente, da un po’ di anni, ad Art Basel, nello stesso nuovo edificio della fiera, si trova anche Design Miami/, selezione del miglior collectible design che oltre alla tappa di Miami a dicembre si rinnova e si rigenera qui a giugno. Quest’anno, la direzione curatoriale di questo evento internazionale dedicato al design è stata affidata per la prima volta a una curatrice italiana, Maria Cristina Didero, già collaboratrice della fiera e di Domus.
Qui l’arte e il design si incontrano e diventano (quasi) la stessa cosa. Vengono esposti e messi in vendita assoluti capolavori di maestri del passato, pezzi più unici che rari, oltre a nuove realizzazioni di nuovi autori, in cui il design ridefinisce i confini della disciplina verso quella tanto nota quanto indefinibile “integrazione delle arti”. Il tema scelto per questa edizione da Maria Cristina Didero, che sarà anche la direttrice della nuovissima e inedita apertura di Design Miami/Paris in ottobre, è “The Golden Age. Rooted in the Past” e, visto il periodo di transizione che viviamo, si rifà dichiaratamente al passato per ritrovare lo slancio per guardare a un nuovo futuro in cui il design avrà nuove responsabilità evidenti e improrogabili.
Infine, Basilea vuol dire anche Vitra Design Museum, poco distante e sempre accogliente con nuove esposizioni (Plastic. Remaking our world, Color Rush! e The Barragan Gallery) e soprattutto una nuova installazione permanente nel già ricco e unico campus di architettura: la Umbrella House di Kazuo Shinohara.
Costruita nel 1961 e da demolire per fare spazio a nuovi progetti della città di Tokyo, questo silente capolavoro è stato acquistato, smontato, trasferito e rimontato nel campus delle meraviglie, dove generazioni di architetti si sono formati e si formeranno davanti e dentro veri capolavori. Proprio Shinoara vedeva “la casa come opera d’arte” e la cosa oggi non può essere più vera con questo esempio che diventa parte di un museo a cielo aperto.
In questo circo infinito, dove si trova una dinamica stimolante in un perfetto circolo virtuoso tra arti e design, si scoprono opere e progetti significativi che segnano lo spirito di un tempo dove certezze e incertezze sono complementari e il cambiamento aiuta a leggere una contemporaneità complessa e sempre più diretta.
Immagine in apertura: Art Basel, Chateau Shatto, Aria Dean. Courtesy Art Basel
Ketabi Bourdet
Jousse Entreprise
Hostler Burrows
Galerie Maria Wettergren
Friedman Benda
Stefano Trapani
V Over M digital, Chromie Squiggles, Snowfro
Caterina Tognon
Co Rizom
Particle
Galerie MICA X LAB
Hugh Hayden
Andrea Zittel
Rei Naito
Tania Mouraud
Simon Starling
Alicja Kwade
Kwazo Shinohara, Umbrella House
Jeremy Ayer, Organs of a Divided Labour
Jeremy Ayer, Organs of a Divided Labour