La 59. Esposizione Internazionale d’Arte intitolata “Il latte dei sogni” è pronta ad aprire i battenti il prossimo 23 aprile. Curata da Cecilia Alemani e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Roberto Cicutto, la manifestazione fa parlare di sé da mesi (recente ad esempio l’annuncio – prevedibile – delle dimissioni di curatori e artisti del Padiglione Russia). Posticipata a causa della pandemia, la Biennale si prepara adesso ad accogliere 213 artiste e artisti provenienti da 58 nazioni, le cui opere occuperanno il Padiglione Centrale, i Giardini e l’Arsenale. Tanti numeri, tutti significativi: 26 artiste e artisti italiani, 180 prime partecipazioni, 1433 opere e oggetti esposti e 80 nuove produzioni. Sono 80 le Partecipazioni Nazionali, tra cui 5 paesi presenti per la prima volta: Repubblica del Camerun, Namibia, Nepal, Sultanato dell’Oman e Uganda. Cresce l’aspettativa intorno al Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, che per la prima volta si presenta con un solo nome, quello dell’artista Gian Maria Tosatti.
Che si tratti di padiglioni “storici” e nomi noti, come quello di Simone Leigh per il Padiglione degli Stati Uniti, o di new entry al debutto in Biennale, come il Padiglione Uganda che presenterà opere di Acaye Kerunen e Collin Sekajugo, come sempre la Biennale sa far discutere. Da segnalare il ricco calendario di eventi collaterali organizzati in numerosi sedi della città di Venezia, tra cui la mostra sull’artista Angela Su, che rappresenterà Hong Kong a Venezia.
Nell’attesa di poter finalmente navigare il labirintico percorso di mostre ed eventi collaterali, abbiamo preparato una lista di padiglioni che, a giudicare dalle premesse, non potete perdere.
Immagine in apertura: Yunchul Kim, Chroma V. Padiglione Corea, 2022. Courtesy of the artist. Foto Roman März