L’autunno è un limbo tra l’insistente calore del sole estivo e il riscaldamento centralizzato delle giornate invernali. Porta con sé colori e atmosfere che non raccontano mai di una fase di stasi ma di un divenire perpetuo, una decadenza graduale e romantica che sa farsi accettare nella promessa di una futura, primaverile rinascita. È in questa dimensione sospesa che si fanno strada l’oscuro, il dark, il surreale, trovano spazio le ossessioni e riaffiorano petulanti ricordi. Ottobre è il mese che più di tutti incarna lo spirito autunnale; abbiamo selezionato cinque mostre che crediamo possano fare lo stesso. Allestimenti tetri, colori cupi, mostri e creature fantastiche più o meno familiari animeranno le sale museali trasportando i visitatori in atmosfere dell’altro mondo.
Cinque mostre dark e fantastiche da visitare in autunno
Da HR Giger e Mire Lee a Berlino al surrealismo estremo del Metropolitan Museum di New York, l'arte si fa oscura e un po' fantasy.
HR Giger & Mire Lee, Installation view, Schinkel Pavillon, Berlin, 2021.© The Artists and Schinkel Pavillon; Photo: Frank Sperlin
Photo credits: MAD, Paris / Christophe Dellière
Image: Koga Harue (Kurume, Japan 1895–1933 Tokyo) Umi (The Sea) 1929 Oil on canvas 51 3/16 × 64 in. (130 × 162.5 cm) The National Museum of Modern Art, Tokyo
Immagine: Onbekende fotograaf, “Interieur van het Großes Schauspielhaus, Berlijn, door Hans Poelzig”, ca. 1919-1920. C/o Technische Universität Berlin.
Immagine: Zenaida Yanowsky as The Red Queen in Christopher Wheeldon's ballet Alice's Adventures in Wonderland. The Royal Ballet. ©ROH, Johan Persson, 2011. Sets and costumes by Bob Crowley
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- Clara Rodorigo
- 26 ottobre 2021
- Leonora Carrington, Chiki, ton pays (Chiki, Your Country), courtesy: The MET
Inaugurata il 18 settembre e visitabile fino al 2 gennaio 2022, la mostra “HR Giger & Mire Lee” è dedicata al visionario artista svizzero HR Giger (1940-2014) e all'artista sudcoreano Mire Lee. Curata da Agnes Gryczkowska con l’assistenza di Hendrike Nagel, la mostra rappresenta la prima mostra istituzionale del pittore, scultore e designer HR Giger, noto per essere il “padre” dello Xenomorfo, la mostruosa creatura protagonista del film di Ridley Scott del 1979, “Alien”. Lo straniante spazio espositivo è popolato dalle grottesche figure mutanti di Giger, inquietante rimando alla corsa agli armamenti nucleari durante la Guerra Fredda, e le sculture cinetiche e installazioni “alchemiche” di Mire Lee, realizzate in silicone, PVC, tubi, macchinari, metallo e cemento.
In mostra fino al 24 aprile 2022, “Thierry Mugler, Couturissime” ripercorre il lavoro di Thierry Mugler, artista rivoluzionario che ha segnato il mondo della moda e dell’haute couture. Una mostra avviata, prodotta e diffusa dal Montreal Museum of Fine Arts (MMFA) nel 2019, che nella cornice del Museo delle Arti Decorative segna il ritorno di Mugler a Parigi, città dove la sua carriera è decollata quasi cinquant’anni fa. Un allestimento strutturato come un’opera lirica accompagna il visitatore alla scoperta dell’universo e degli alter ego dell’artista, tra costumi, proiezioni animate, musica. Creature fantastiche, animalesche, robot che anticipano l’evoluzione del transumanesimo popolano lo spazio espositivo, portando in scena, ancora una volta, il fantastico universo dell’artista.
Visitabile fino al 30 gennaio 2022, “Surrealism Beyond Borders” rivoluziona lo sguardo sul movimento surrealista; superando confini geografici e cronologici, la mostra si concentra sulle diramazioni del movimento dall’Europa orientale ai Caraibi, dall'Asia al Nord Africa, dall'Australia all'America Latina. Percorsi trans-storici e transnazionali si intrecciano e sovrappongono per offrire una prospettiva inedita sul movimento surrealista, interessata alle condizioni di vita e di lavoro degli artisti e al contesto storico che le ha segnate; tra questi, la ricerca dell'indipendenza dal colonialismo, l’esperienza dell'esilio e il dislocamento sulla spinta dei conflitti internazionali. La mostra esplora il subconscio, le ossessioni, l’erotismo, la storia, presentando otto decenni di lavoro e le opere prodotte in 45 paesi.
La mostra, visitabile fino al 18 Aprile 2022, presenta due secoli di storia con un focus sul malinconico, il drammatico, l’oscuro. Progettata da Bureau Laekenvelder e dedicata interamente alla sottocultura gotica, la mostra ne esamina le origini, che affondano nell’arte tradizionale europea e nella cultura alternativa e popolare, e le successive diramazioni nella musica, nel cinema, nell’arte. Un allestimento “dark”, in aperta opposizione al luminoso bianco che comunemente caratterizza gli spazi espositivi. Il nero, l’inaspettato, il misterioso, danno vita ad un percorso museale e a un ampio programma di attività aggiuntive, tra cui una camminata alla scoperta del lato gotico della città di Den Bosch.
“Alice, Curiouser and Curiouser” è la mostra principe della programmazione del V&A per il 2021. Dedicata a una delle storie più iconiche e amate di tutti i tempi, rappresenta un vero e proprio viaggio immersivo all’interno della fantomatica tana del Bianconiglio. La mostra traccia l’evoluzione del libro nel corso di 158 anni, ripercorrendo inoltre i riadattamenti che lo hanno reso un fenomeno globale. Progettata dal premiato designer Tom Piper, “Alice, Curiouser and Curiouser” presenta scenografie teatrali, ambienti immersivi e una speciale esperienza in Realtà Virtuale che permetterà ai visitatori di partecipare a una partita di croquet. Un’esperienza “dell’altro mondo”, un viaggio tra psichedelia, surrealismo, alla scoperta del Mondo delle Meraviglie.