Un’installazione a Utrecht rievoca la solitudine da Covid-19

La “designer poetica” Siba Sahabi dà forma all’esperienza dell’isolamento attraverso l’uso estensivo di superfici specchiate e la metafora della finestra come apertura sul mondo.

Autrice di opere e oggetti emblematici (Nuffar, Moirai, Persona), Siba Sahabi ha fatto della rievocazione dello scambio culturale tra Est e Ovest la forza propulsiva dei suoi lavori. Con Monáx, installazione outdoor commissionata dal collettivo RAUM e visibile a Utrecht all’interno dell’esposizione Living Apart Together, la “progettista poetica” – come ama definirsi - volge lo sguardo alle urgenze del nostro presente trovando un’opportunità per raccontare la solitudine vissuta durante quest’anno di pandemia.

Alta due metri e mezzo, l’opera si compone di tre blocchi specchiati composti ognuno da due triangoli e disposti a forma di cerchio. All’interno del loro perimetro, i blocchi accolgono delle sedute che permettono al visitatore di osservare la propria immagine, aprendosi ad una riflessione sul tema della solitudine e sulla sua invisibilità all’interno del tessuto sociale. Gli spazi tra i blocchi, invece, vogliono rievocare l’apertura verso l’esterno offerta dalle finestre, metafora del desiderio di una proiezione verso una vita collettiva finalmente ritrovata.

Programma:
Installazione
Location:
Utrecht
Artista:
Siba Sahabi
Anno:
2020

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