La Cappella Rothko di Houston, Texas, ha finalmente riaperto al pubblico, con ingressi contingentati. Nel 1964 John e Dominique de Menil ne avevano commissionato la realizzazione agli architetti Philip Johnson, Howard Barnstone ed Eugene Aubryal. La Cappella ospita quattordici dipinti di Mark Rothko, celebre esponente dell’espressionismo astratto, in particolare del Color Field. Nel 2019 un significativo piano di ristrutturazione – dal valore di circa trenta milioni di dollari – era stato affidato allo studio d’architettura ARO – Architecture Research Office in collaborazione con lo studio di progettazione illuminotecnica George Sexton Associates, entrambi con sede a New York. L’intervento ha visto la sostituzione del lucernario centrale con un nuovo moderno sistema di illuminazione e la riconfigurazione dell’ingresso al fine di migliorare l’acustica dello spazio e ampliarlo.
Ma non è tutto. L’ambizioso piano di ristrutturazione, dal titolo “Opening Space”, ha coinvolto l’intera area nord del complesso di edifici di cui la Cappella fa parte. Il nuovo campus comprende adesso la Suzanne Deal Booth Welcome House, il Program Center, l’edificio degli archivi e degli uffici, l’Energy House e la guest house. Il campus sud è composto dalla Cappella, la piazza e la scultura “Broken Obelisk” di Barnett Newman, dedicata a Martin Luther King Jr. La riconfigurazione delle aree verdi è stata affidata allo studio di architettura paesaggistica Nelson Byrd Woltz.
Se la Cappella rappresenta il santuario della contemplazione e dell’introspezione, il nuovo campus è stato progettato per sostenere e rafforzare la chiamata all’azione sociale promossa dall’istituzione. L’espansione del complesso ha inoltre l’obbiettivo di riorientare il visitatore attraverso la graduale scoperta di un paesaggio, per prepararlo all’intensa esperienza immersiva che vivrà all’interno della Cappella.