Il 31 ottobre ha aperto al pubblico il MEET Digital Culture Center, primo centro internazionale di cultura digitale in Italia. Con sede nell’ex Spazio Oberdan di Milano, il MEET si propone come nodo di un network globale fondato su internazionalità, scambio, confronto e co-creazione.
Nel 2018, Città Metropolitana ha venduto lo spazio di oltre 1.500 metri quadrati alla Fondazione Cariplo. La ristrutturazione e la gestione dell’immobile sono state affidate rispettivamente all’architetto torinese Carlo Ratti e all’esperta di cultura digitale Maria Grazia Mattei. MEET nasce dall’evoluzione in spazio fisico della piattaforma digitale Meet Media Guru, e costituisce un vero e proprio “new media space”, così come definito da Ratti.
Il centro propone uno stimolante palinsesto di iniziative “on-life” – on line e on site – e vanta il sostegno e la collaborazione di partner nazionali e internazionali, tra cui l’Institute Without Boundaries del George Brown College di Toronto, specializzato in progettazione partecipata e interdisciplinare. Al suo interno, le Immersive Room – nome che sottolinea la natura immersiva ed esperienziale dell’offerta – vedranno alternarsi opere di artisti la cui pratica verte al digitale. Fino al 21 gennaio, emergenza sanitaria permettendo, sarà possibile visitare “Renaissance Dreams”, installazione site-specific dell’artista di origini turche Refik Anadol.
Da segnalare inoltre, all’interno del MEET, la presenza di un eccentrico bistrot disegnato da Italo Rota e gestito da Mare culturale urbano, dove gustare cibi insoliti secondo il concept di Food Balls del food designer Martí Guixé.
Intesa Sanpaolo è main partner di MEET, supportato inoltre da Artemide e Mediatrade.