“Profondamente investito nella resa delle implicazioni visuali e percettive della tecnologia il lavoro di Metahaven ci invita nelle più personali profondità del nostro mondo, della nostra mente, dei nostri corpi in cambiamento, giocando con le molteplici trame e sfaccettature del potere. Visualizzare il protocollo digitale di queste strutture di potere è l’obiettivo principale della pratica di Metahaven, prendendo gli abitanti come punto di osservazione. Mentre i ricercatori dibattono su quanto i social media possono ridurre le capacità di attenzione degli adolescenti di oggi, il lavoro di Metahaven ci travolge invece pervasivamente con la nostra stessa intima riduzione della vita alla dimensione di una griglia, la nostra sottile impazienza nei confronti della tessitura lenta e senza filtri del mondo offline.”
Le parole di Bart van der Heide, Chief Curator dello Stedelijk Museum, introducono alla perfezione “Metahaven: Earth” la prima panoramica museale a larga scala dedicata a Metahaven, che riunisce i nuovi lavori video del collettivo olandese con i prodotti della sua conosciuta pratica, tesi tra arti visive, design e film.
“Earth”. Metahaven allo Stedelijk Museum
Una mostra ad Amsterdam percorre la produzione del collettivo olandese Metahaven e presenta in anteprima una nuova via della seta nel video “Eurasia”.
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- Giovanni Comoglio
- 31 ottobre 2018
- Amsterdam
Metahaven, frame da HOME, music video per Holly Herndon, 2014. Courtesy 4AD/RVNG Intl.
Metahaven, Captives of the Cloud: Scanlation, 2013. Courtesy Metahaven.
Metahaven, frame da Hometown, 2018. Courtesy Metahaven.
Metahaven, frame da Information Skies, 2016. Courtesy Metahaven.
Metahaven, frame da The Sprawl (Propaganda about Propaganda), 2015. Courtesy Metahaven.
Metahaven, frame da Eurasia (Questions on Happiness), 2018. Courtesy Metahaven.
Metahaven, Eurasia (Questions on Happiness), 2018. Pagine da Metahaven, Karen Archey (a cura di) “PSYOP: An Anthology” © 2018 Metahaven; gli autori; Stedelijk Museum Amsterdam; Koenig Books, London. Courtesy Metahaven e Stedelijk Musem Amsterdam.
Metahaven, Eurasia (Questions on Happiness), 2018. Pagine da Metahaven, Karen Archey (a cura di) “PSYOP: An Anthology” © 2018 Metahaven; gli autori; Stedelijk Museum Amsterdam; Koenig Books, London. Courtesy Metahaven e Stedelijk Musem Amsterdam.
Metahaven, Eurasia (Questions on Happiness), 2018. Pagine da Metahaven, Karen Archey (a cura di) “PSYOP: An Anthology” © 2018 Metahaven; gli autori; Stedelijk Museum Amsterdam; Koenig Books, London. Courtesy Metahaven e Stedelijk Musem Amsterdam.
Metahaven, Eurasia (Questions on Happiness), 2018. Pagine da Metahaven, Karen Archey (a cura di) “PSYOP: An Anthology” © 2018 Metahaven; gli autori; Stedelijk Museum Amsterdam; Koenig Books, London. Courtesy Metahaven e Stedelijk Musem Amsterdam.
Metahaven, Eurasia (Questions on Happiness), 2018. Pagine da Metahaven, Karen Archey (a cura di) “PSYOP: An Anthology” © 2018 Metahaven; gli autori; Stedelijk Museum Amsterdam; Koenig Books, London. Courtesy Metahaven e Stedelijk Musem Amsterdam.
Metahaven, Eurasia (Questions on Happiness), 2018. Pagine da Metahaven, Karen Archey (a cura di) “PSYOP: An Anthology” © 2018 Metahaven; gli autori; Stedelijk Museum Amsterdam; Koenig Books, London. Courtesy Metahaven e Stedelijk Musem Amsterdam.
L’unico ritratto esistente di Metahaven, come riportato dai servizi stampa.
La mostra si sviluppa in quattro gallerie, che lo Stedelijk dedica alle installazioni video massive ed immersive che Metahaven crea ormai dal 2015. Una quinta galleria è invece dedicata a video musicali, stampa e lavori su tessuto. Il cuore di “Earth” rimane in ogni modo la première di Eurasia (Questions on Happiness), un video co-commissionato da Stedelijk Museum Amsterdam e Institute of Contemporary Arts, London (ICA), Che sarà proiettato in entrambe le location.
Filmato negli Urali e in Macedonia, Eurasia combina l’animazione e l’analisi documentaria con aspetti di fantascienza, poesia e racconto popolare. Come illustra il team curatoriale, “Eurasia comincia dove il suo predecessore — il film di Metahaven del 2015 The Sprawl (Propaganda About Propaganda) — si era fermato, e si ritrova lungo la Nuova Via della Seta che collega le infrastrutture tecnologiche di Asia ed Europa. Attraversando pianure astratte e zone di disastro ecologico, il film si concentra sullo scorrere del tempo storico a ritmi differenti ed incompatibili, attraverso vasti territori che vengono fatti collassare in spazi mediatici unitari.” Il sistema della mostra è completato da PSYOP: An Anthology, una pubblicazione monografica stampata, concepita da Metahaven come una zine di grande formato, editata in forma collettiva dalla curatrice Karen Archey in dialogo con voci di primo piano dagli ambiti della musica, della poesia, dell’arte, del cinema e della moda.
- Metahaven: Earth
- Karen Archey
- Stedelijk Museum Amsterdam; Institute of Contemporary Arts, London
- Stedelijk Museum Amsterdam
- Museumplein 10 1071 DJ Amsterdam
- fino al 24 febbraio 2019
- Metahaven: VERSION HISTORY, Institute of Contemporary Arts, Londra (fino al 13 gennaio 2019)
- “PSYOP: An Anthology”, a cura di Metahaven e Karen Archey, Stedelijk Museum Amsterdam, 2018