A/D/O è uno spazio creativo che si trova nella zona ex-industriale tra Williamsburg e Greenpoint, a Brooklyn (NY), ed è il risultato di un intelligente progetto di recupero di un vecchio deposito industriale firmato da nARCHITECTS, studio newyorchese in continua ascesa vincitore del concorso annuale del “MoMA P.S.1 Young Architects Program” nel 2004 (il concorso che, da anni, segnala all’attenzione del grande pubblico e degli addetti ai lavori i migliori studi emergenti americani).
L’obiettivo dichiarato di A/D/O è quello di “esplorare il futuro del design” e lo fa, sostanzialmente, offrendo spazi di lavoro ai designer, organizzando conferenze e seminari su temi legati all’innovazione e al progetto e promuovendo eventi in uno spazio multifunzionale di circa 2.150 mq, con annessi ristorante e negozio di oggetti e libri. L’ampio atrio al centro del complesso è il cuore della galleria ed è caratterizzato dalla presenza di un lucernario che, oltre all’ovvia funzione d’illuminare l’ambiente sottostante, durante il giorno riflette l’immagine dell’Empire State Building nello skyline di Manhattan attraverso lo specchio inclinato integrato al suo interno (a una scala diversa, questo escamotage architettonico ricorda quanto proposto da Viaplana & Piñon al CCCB di Barcellona negli anni Novanta); lo spazio è completato da una serie di tavoli comuni e da un’installazione modulare di MOS Architects, in grado di essere configurata come palco per spettacoli e performance oppure come una serie di sedute o librerie, a seconda delle occasioni.
A/D/O ha presentato in questi giorni l’ultima installazione site-specific, ideata per il cortile adiacente all’atrio di ingresso da UVA (United Visual Artists), un gruppo di artisti con sede a Londra, fondato nel 2003 da Matt Clark. “Spirit of the City” è il nome scelto per l’installazione che indaga il rapporto fisico ed emotivo tra individui e spazio urbano. L’installazione è costituita da una serie di prismi rettangolari a base quadrata, rivestiti da superfici specchianti con una tonalità dorata che ricorda le superfici vetrate ambrate di certi grattacieli degli anni Sessanta, per esempio il Marine Midland Building di Gordon Bunshaft. Al tema classico dello specchio che ha attraversato la storia dell’arte dal Rinascimento (come sintesi della rappresentazione bidimensionale della realtà) fino alla contemporaneità (impossibile non pensare alla ricerca di Pistoletto), UVA associa un altro tema caro a tante ricerche artistiche del Novecento, il movimento, imponendo ai prismi una serie di movimenti rotatori programmati che evocano il tema delle continue trasformazioni della città.
Visitare l’installazione di UVA è una esperienza per certi versi straniante e anche sorprendente, oltre che interessante, grazie alla cura dei dettagli: il vetro con tonalità dorata aggiunge un livello di sofisticazione alle immagini riflesse; l’assenza di base e la distanza tra prismi e pavimentazione sembrano far galleggiare magicamente i volumi nello spazio; il movimento meccanico, a tratti sincopato e non coordinato tra i vari prismi, non quindi continuo e simultaneo, crea una sequenza caleidoscopica e inaspettata d’immagini dell’interno urbano nel quale sono collocati. Lo spirito della città e della sua mutazione non lineare sono evocati per come si sedimentano nella nostra memoria individuale e collettiva, nella quale si mescolano in continuazione futuro e passato, finzione e realtà, sogno e veglia, città immaginarie e città reali.
- Titolo installazione:
- Spirit of the City
- Date di apertura:
- Fino al 2 settembre 2018
- Sede:
- A/D/O, Brooklyn, New York