Durerà sei mesi esatti, fino al 6 gennaio 2019, la breve monografica dedicata a Tom Wesselmann, da parte del Nouveau Musée National de Monaco. Nella sede di Villa Paloma, “La Promesse du Bonheur” trova il paesaggio ideale e la temperatura estetica ottimale per presentarsi, attraverso venticinque lavori. I più conosciuti dipinti dell’artista newyorkese, mancato nel 2004, infatti, sono accompagnati da sculture e disegni realizzati nell’arco di trent’anni, dal 1963 al1993.
Uno dei motori de “La Promesse du Bonheur”, è Villa Paloma stessa (soprannominata vezzosamente Villa Coquette) che accompagna architettonicamente e percettivamente il visitatore all’interno di un’atmosfera claustrale, interrotta da suadenti lavori astratti e figurativi. L’edificio si sviluppa su tre piani, annoverato tra le più belle case patrizie del Principato, grazie anche alla posizione panoramica sull’intera baia. Seppur non si conosca con esattezza la data della sua creazione, è risaputo che il giardino e l’enorme terrazza d’ingresso della villa venne affidato ad Octave Godard, il miglior allievo del celebre paesaggista Edouard André (1840-1911). Qui Godard messe a segno un giardino all’antica, che era una delle sue specialità.
L’esposizione, che trae il proprio titolo dalla nota citazione di Stendhal “La beauté n’est que la promesse du bonheur” (“la bellezza è una promessa di felicità”), è stata resa possibile grazie all’intervento diretto dell’Estate Wesselmann la cui missione è anche conservare le ampie testimonianze dell’artista sulla sua produzione e le mostre sino al 1959 così come un archivio di lettere, scritti interviste, film e materiale fotografico.
L’artista, uno fra i più importanti artisti della Pop Art americana degli anni Sessanta, inizia ad essere conosciuto grazie alla serie Great American Nude in cui reinventa il nudo classico esplorando l’uso di materiali aggiuntivi, ulteriori come: immagini delle riviste, cartelloni pubblicitari e poster trovati in città. Come testimonia la mostra, con l’obliquo, disinibito olio su tela dal titolo Great American Nude #53 del 1964 e il disegno First Drawing for Great American Nude #53 (1963) si trattava di comporre lavori più grandi che necessitavano di elementi d’estensione per i collage, componenti che l’artista li acquistava direttamente dai pubblicitari.
Ma la mostra monografica incentrata su trent’anni della vita e della produzione di Tom Wesselmann, approfondisce, attraverso lavori come il Bedroom Paining #4 (1968) la feticizzazione della società Vittoriana e post-Vittoriana, attraversando delicate reazioni alla femminilità, connesse al benessere economico post-bellico e alla grande capacità dell’artista di fluidificare i corpi umani, come oggetti imprendibili del desiderio. La musa dell’artista è rappresentata, sulle sue superfici finali, non solo dall’estasi dell’abbandono (Bedroom Face with Lichtenstein, 1988-89), ma anche da quella lente attraverso la quale si osservano i moti del colore, fissati sulla tela come uno sguardo diretto verso aree proibite, scollature aperte sul quotidiano (Still Life #4, 1968).
- Titolo:
- La Promesse du Bonheur
- Artista:
- Tom Wesselmann
- Galleria:
- Villa Paloma
- Date di apertura:
- 21 giugno 2018 – 31 gennaio 2019
- Indirizzo:
- 56 Boulevard du Jardin Exotique, Monaco, Principato di Monaco