Il fotografo Roberto Conte “salva” un monumento unico dell’ingegneria russa

Il progetto fotografico Strelka ritrae una struttura di metallo storica che è stata smantellata per i prossimi campionati Mondiali di Calcio in Russia.

Roberto Conte, Strelka, dicembre 2017. © Roberto Conte

Nizhny Novgorod, in riva al Volga, si trovano dei monumenti unici dell’ingegneria russa della fine del Diciannovesimo secolo. Fu allora che gli edifici con struttura di ferro divennero molto diffusi, caratterizzati da trame geometriche complesse, materiali e giunti rivettati. Questa nuova tipologia divenne simbolo di progresso. Gli edifici, ritratti dal fotografo Roberto Conte, hanno ospitato per anni la mensa nell’ex porto mercantile dello Strelka, che si trova alla confluenza dei principali fiumi russi: l’Oka e il Volga. In realtà furono costruiti appositamente per due grandi manifestazioni russe: la 15a Mostra Industriale ed Artistica Russa del 1882, a Mosca, e la 16a Mostra Industriale ed Artistica Russa del 1896, a Nizhny Novgorod.

Queste strutture di metallo sono frammenti del padiglione centrale di queste due mostre, progettato dagli ingegneri Hermann von Pauker e Ivan Vyshnegradsky (scomposto nel 1882 e riassemblato nel 1896). Dopo la seconda mostra, la struttura è stata venduta per parti. Per più di cento anni sono stati usati come magazzini: prima nei moli della fiera di Nizhny Novgorod, poi nel porto durante il periodo sovietico.

Solo nel 2015, con l’inizio della ristrutturazione dello Strelka, in preparazione alla FIFA World Cup 2018 (qui sarà costruito un nuovo stadio), sono stati riscoperti l’origine e il significato di queste strutture di metallo. La comunità di architetti locali è riuscita a proteggere gli edifici e conservare il loro stato. Tuttavia, per il campionato di calcio è stato deciso di smantellare nuovamente le strutture, lasciandole senza il loro involucro. Inoltre, il layout del porto e della Fiera di Nizhny Novgorod è stato distrutto per creare parcheggi e strade per gli appassionati di calcio. Al momento il destino di questa struttura a telaio del Diciannovesimo secolo è incerta, nonostante l’ipotesi della professoressa Tatyana Vinogradova che queste strutture fossero il primo esempio in Russia di strutture utilizzate per grandi esposizioni.

Roberto Conte (1980), vive a Monza (Milano). Ha iniziato a fotografare nel 2006, esplorando luoghi abbandonati in Italia e all’estero. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzato sulla fotografia di architettura, in particolare su edifici ispirati al Brutalismo e al Modernismo socialista. Collabora con studi di architettura e le sue immagini sono state pubblicate su diverse pubblicazioni e libri. Nel 2015, ha vinto il II Eurostars Berlin Photography Competition.

Project title:
Strelka
Photographer:
Roberto Conte
Text:
Marina Ignatushko (journalist and leader of the "Open Strelka" association in Nizhny Novgorod)
Translation from Russian to English:
Nina Frolova
Website:
http://www.robertoconte.net/

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