Bill Viola: Reflections

Le videoinstallazioni dell'artista americano si inseriscono nel contesto di Villa Panza con assoluta naturalezza e alcuni rimandi, come l'opera dedicata alla grande quercia, che sembra dialogare con la vecchia quercia stanca nel giardino della villa.

Reflections, ovvero riflessioni, ma anche riflessi, è il titolo della mostra dedicata all'opera di Bill Viola, aperta fino al 28 ottobre nella Villa Panza di Biumo a Varese.

Una selezione di 11 videoinstallazioni curata dall'artista stesso assieme a Kira Perov, fotografa, compagna di vita, moglie, collaboratrice, archivio storico e visivo dell'opera di Viola, da quando entrambi giovanissimi si incontrarono, già per lavoro, 35 anni fa in Australia. La villa, donata insieme alle opere raccolte dall'illustre collezionista Giuseppe Panza e consorte Giovanna Panza, al FAI, Fondo Ambiente Italiano, è un posto di particolare fascino: architettura, storia, parco, convivono in armonia nonostante la diversità, o forse proprio grazie a ciò, con la contemporaneità delle opere d'arte. Le videoinstallazioni di Viola si inseriscono in questo contesto con assoluta naturalezza e alcuni rimandi, come l'opera dedicata alla grande quercia The Darker Side Of Dawn del 2005, che sembra dialogare con la vecchia quercia stanca, che ultimamente stenta un po' nel giardino della villa.

Ben 8 opere su 11 contengono, raffigurano, rimandano all'acqua, che come spiega Kira Perov, rappresenta molte cose, tra cui la purificazione, la trasformazione, il flusso tra la vita e la morte, la resurrezione. E osserva ancora "È facile farsi condurre da Bill in quello che è il suo spazio interiore, con effetti duraturi, una sorta di ristoro". Ma come crea queste immagini potenti, che affrontano domande fondamentali legate all'esistenza? "Partendo da acqua, fuoco, cose vere, senza trucchi."

Foto di apertura: Bill Viola, <i>The Sleepers</i>, 1992. Photo Louis Lussier. Qui sopra: Bill Viola, <i>Poem B</i>, 2006. Photo Kira Perov
Foto di apertura: Bill Viola, The Sleepers, 1992. Photo Louis Lussier. Qui sopra: Bill Viola, Poem B, 2006. Photo Kira Perov
A noi, Bill Viola e la sua opera da sempre fanno pensare alla meditazione, alla calma, alla quiete interiore; una dilatazione dello spazio e del tempo, che implica spesso anche il passaggio dal bianco e nero al colore e viceversa. Una visione al rallentatore, che scandaglia, cerca, ma fondamentalmente accetta. Lo stesso artista, di persona, emana un senso di tranquillità, di serenità. E come lui, la sua opera sembra osservare la vita, con partecipato distacco. "Spiritualissimo. Con un grande senso di umanità. Tratta l'uomo con una tenerezza, un'attenzione. Non ti staccheresti più dalle opere," lo descrive così e commenta Giovanna Panza.
Allestimento della mostra di Bill Viola a Villa Panza di Biumo. Photo Marco Bertoli
Allestimento della mostra di Bill Viola a Villa Panza di Biumo. Photo Marco Bertoli
Di fatto, la mostra richiede un certo tempo per essere vista davvero, in quanto anche se la maggior parte dei video dura attorno ai 7 minuti o poco più, ve ne sono due di circa mezz'ora e due che durano attorno a un'ora ciascuno. Pur essendo auspicabile ma non assolutamente necessaria la visione completa per intero delle videoinstallazioni più lunghe, il prendersi il tempo da parte del visitatore è compito importante. Un tempo più per sé stessi che per l'opera o per l'artista. Bill Viola nell'illustrare la sua mostra ha sottolineato l'importanza del legame tra passato e presente, perché parte di tutte le vite, e ha apprezzato come questa continuità sia manifesta nella stessa Villa Panza. Anche se può sorprendere, nella visione di Viola, artista multimediale nato a New York nel 1951 che ora vive in California, arte e tecnologia convivono già da quando l'uomo incideva sulle pareti delle caverne le sue prime raffigurazioni. Viola, non solo è convinto che il binomio arte e tecnologia esista da sempre, bensì considera l'arte slegata dal tempo. Nonostante ciò ritiene che il compito di ogni artista e storyteller sia quello di raccontare e conservare immagini e visioni per le generazioni a venire, future, senza dimenticare che c'è qualcosa che va oltre noi stessi. "Viviamo in un'epoca in cui la conoscenza ha un ruolo di primo piano, tuttavia come artista credo che sia più interessante ciò che non conosciamo, che non comprendiamo, ovvero il mistero" aggiunge.
Spicca la particolarissima The Sleepers del 1992, per la prima volta in Italia, con 7 bidoni in metallo pieni d'acqua distribuiti nello spazio, sul fondo di ognuno dei quali, vi è un monitor con un video di una persona che dorme.
Bill Viola, <i>Emergence</i>, 2002. Photo Kira Perov
Bill Viola, Emergence, 2002. Photo Kira Perov
Attraversando gli spazi del percorso, per la gran parte al primo piano della villa e solo in parte nelle scuderie, si ascolta l'effetto delle opere su di sé osservando le videoinstallazioni, create tra gli anni '70 e oggi, con o senza l'aggiunta del suono o vere e proprie installazioni. Spicca la particolarissima The Sleepers del 1992, per la prima volta in Italia, con 7 bidoni in metallo pieni d'acqua distribuiti nello spazio, sul fondo di ognuno dei quali, vi è un monitor con un video di una persona che dorme. La sensazione che si ha è quella di un invito a rallentare, ad accogliere la calma, a riflettere sui propri pensieri, sulla propria coscienza e sulla propria esistenza. Il catalogo curato da Anna Bernardini, direttore della Villa e Collezione Panza, per Silvana Editoriale, accoglie saggi e approfondimenti, oltreché della Bernardini stessa, di Maria Rosa Sossai e Salvatore Settis, un'intervista all'artista, schede e immagini delle opere e gli apparati. Nonostante Viola goda di fama internazionale anche in Italia, si tratta della prima esposizione dell'artista, di tale respiro, nel nord del Paese. Il contesto, ovvero la collocazione all'interno di Villa Panza, rende l'esperienza della visita ancor più rilevante.
Bill Viola, <i>The Darker Side of Dawn</i>, 2005. Photo Kira Perov
Bill Viola, The Darker Side of Dawn, 2005. Photo Kira Perov
Bill Viola, <i>The Innocents</i>, 2008. Photo Kira Perov
Bill Viola, The Innocents, 2008. Photo Kira Perov
Bill Viola, <i>Ablutions</i>, 2005-82. Photo Kira Perov
Bill Viola, Ablutions, 2005-82. Photo Kira Perov

Ultimi articoli di Arte

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram