Una selezione di 11 videoinstallazioni curata dall'artista stesso assieme a Kira Perov, fotografa, compagna di vita, moglie, collaboratrice, archivio storico e visivo dell'opera di Viola, da quando entrambi giovanissimi si incontrarono, già per lavoro, 35 anni fa in Australia. La villa, donata insieme alle opere raccolte dall'illustre collezionista Giuseppe Panza e consorte Giovanna Panza, al FAI, Fondo Ambiente Italiano, è un posto di particolare fascino: architettura, storia, parco, convivono in armonia nonostante la diversità, o forse proprio grazie a ciò, con la contemporaneità delle opere d'arte. Le videoinstallazioni di Viola si inseriscono in questo contesto con assoluta naturalezza e alcuni rimandi, come l'opera dedicata alla grande quercia The Darker Side Of Dawn del 2005, che sembra dialogare con la vecchia quercia stanca, che ultimamente stenta un po' nel giardino della villa.
Ben 8 opere su 11 contengono, raffigurano, rimandano all'acqua, che come spiega Kira Perov, rappresenta molte cose, tra cui la purificazione, la trasformazione, il flusso tra la vita e la morte, la resurrezione. E osserva ancora "È facile farsi condurre da Bill in quello che è il suo spazio interiore, con effetti duraturi, una sorta di ristoro". Ma come crea queste immagini potenti, che affrontano domande fondamentali legate all'esistenza? "Partendo da acqua, fuoco, cose vere, senza trucchi."


Spicca la particolarissima The Sleepers del 1992, per la prima volta in Italia, con 7 bidoni in metallo pieni d'acqua distribuiti nello spazio, sul fondo di ognuno dei quali, vi è un monitor con un video di una persona che dorme.


Bill Viola, Reflections
FAI, Fondo Ambiente Italiano
Villa e Collezione Panza
Piazza Litta 1, Varese

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