I sette palazzi celesti di Kiefer alla Bicocca

All’interno dell’Hangar Bicocca, le sette torri di Anselm Kiefer sono scolpite da lame di luce puntuali, ergendosi incerte nel buio di una notte artificiale, sotto un cielo senza stelle. L’artista tedesco, nato a Donaueschingen nel 1945, erige a Milano delle ruvide architetture in cemento armato, dalle quali fa precipitare a terra stelline in cristallo. Simbolo della caduta degli angeli e della perdita di ogni certezza, giacciono sparpagliate sul pavimento di questo gigantesco padiglione industriale.

Qui dove un tempo si costruivano treni e turbine. Sostiene Kiefer di aver ritrovato le tracce di “un accumulo claustrofobico di lavoro” per poi risalire verso l’alto nella costruzione dei suoi palazzi. Ma ascendere equivale anche a “discendere in noi stessi”, per rintracciare quelle qualità umane che l’artista identifica nelle parole appese alla torre davanti all’ingresso. È quindi un viaggio difficile attraverso una composizione dura di pannelli in cemento armato, gettati in casseforme costruite con dei container metallici; con i ferri delle armature che sbucano irregolari dalle solette forate. Kiefer crede che “l’artista fa il suo lavoro solo per metà, il resto è compito del visitatore”.

E se questo accade nella visione dell’opera d’arte, alla Bicocca i visitatori si sentono invece immensamente piccoli e fragili. Davanti a queste costruzioni instabili, trattenute dal precipitare al suolo solo da un sapiente calcolo strutturale. L.B.

Fino a 7.12.2004
Anselm Kiefer. I sette palazzi celesti
Hangar Bicocca
viale Sarca 336, Milano
http://www.pirellirealestate.com

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