In un fabbricato industriale del dopoguerra, lo studio Oblique ha rinnovato gli interni di un ex spazio per uffici con marcate criticità connesse all’alloggiamento degli impianti e dei servizi (prima posizionati all’esterno), ricavando un appartamento fluido e luminoso dallo schietto carattere contemporaneo.

Una chiara ripartizione degli ambienti in due macro-aree caratterizza il layout: la zona perimetrale, sopraelevata su una piattaforma tecnica appositamente realizzata per ospitare i sistemi impiantistici, comprende la sequenza di spazi notte e i servizi, scanditi da pannelli scorrevoli che consentono ai locali diverse possibilità d’uso, e visuali che si può scegliere di aprire o eventualmente ininterrompere.

All’interno, un “vuoto” libero da partizioni a quota ribassata rispetto al perimetro, fa da palcoscenico per attività diurne ed esposizioni artistiche, attorno al quale ruotano fisicamente (e idealmente) i rituali della vita quotidiana e su cui si aprono prospettive centripete.  

 Finiture dai toni morbidi e chiari nei tinteggi di pareti, soffitti ed elementi strutturali, nei pavimenti in graniglia, negli arredi in legno naturale della cucina o laccato della libreria che marca il profilo delle finestre, conferiscono un’atmosfera omogenea e radiosa agli spazi, dilatandone visivamente i confini e stimolando ibridazioni funzionali.