Caminar de vago. Si dice così in Messico di una persona vagabonda, che vive alla giornata o che al contrario ha il privilegio di poter girare il mondo. Posizionato sulla calle Valerio Gonzalez di San José del Cabo, in Baja California, VAGO è un edificio a uso misto costruito ampliando un’ex cartoleria di quartiere. 

La zona, a reddito medio basso che ospita le stesse famiglie da generazioni, è un passaggio obbligato per raggiungere la spiaggia o il centro coloniale della città.

“Il quartiere è molto pedonale, si può andare a piedi al centro o alla spiaggia in meno di 10 minuti, per questo l’edificio ospita sia attività commerciali, sia appartamenti per affitti stagionali o a lungo termine”, racconta Gerry Rivero, fondatore di Rivero Más Asociados (RMA, prima conosciuto come RIMA Design Group), uno studio di progettazione messicano che unisce linguaggi vernacolari e modernisti. 

Nato dopo un viaggio in Europa, VAGO prende spunto dagli edifici a uso misto visti dall’architetto in Svizzera. L’edificio di quattro piani è stato costrutito sopra la vecchia cartoleria, mantenendo la pianta originale e le proporzioni in facciata, con un’ampliamento di tre piani in elevazione e un’aggiunta di metratura sul retro.

La nuova struttura abbraccia quella vecchia, che ha così perso la sua funzione strutturale ma rimane una traccia storica all’interno dell’edificio in corrispondenza degli uffici.

“La struttura principale è in calcestruzzo e sostiene le le pareti di terra battuta che non possono avere una funzione portante, essendo l’edificio su quattro piani”, spiega l’architetto a Domus. “Sono collocate all’interno di ogni stanza per dare accento e riportare negli interni la bellezza dei materiali della Baja”.

Dalla strada si accede al piano terra in uno spazio commerciale di 55 mq mentre sul retro sono presenti spazi per uffici o showroom per un totale di 175 mq. Salendo si arriva ai sette appartamenti di metrature diverse: quattro penthouse su due livelli di 78 mq, tre appartamenti di un solo piano di cui due studi di 45 mq e un loft di 110 mq con due camere da letto.

Gli interni, ariosi e luminosi, sono stati realizzati da Palmira Interiors, studio partner diretto da Maritere Rivero, con cui l’architetto ha collaborato fin dai tempi di Casa Ballena.

Nonostante a primo acchito la casa richiami il razionalismo messicano, Rivero spiega che il suo linguaggio è stato fortemente influenzato dagli insegnamenti di Mark Mack e da lavori come il suo Nexus Housing di Fukuoka, in Giappone. “In Messico, invece, sono stati di grande ispirazione e aiuto colleghi e amici come Juan Carral, Javier Sanchez Corral e Jorge Ambrosi”.