Le torri delle telecomunicazioni, simboli per la città moderna

La storia e i linguaggi di un’infrastruttura  per la comunicazione diventata landmark, in 20 architetture da Gio Ponti a Tadao Ando.

Le torri, da sempre, hanno un ruolo fondamentale nel connettere la scala dell’architettura con quella del paesaggio. Se nella storia sono state simbolo di prestigio, difesa o stratagemmi climatici, è a fine ‘800 che la tipologia della torre scopre una nuova funzione.
Con l’invenzione delle telecomunicazioni, Marconi prima e Tesla poco dopo comprendono la necessità di avere un elemento verticale capace di fungere da antenna per la trasmissione e ricezione di segnali radio. Ne è esempio emblematico la Wardenclyffe Tower, anche detta Torre di Tesla, progettata dallo stesso ingegnere serbo. 

Così i semplici tralicci in metallo e piloni in cemento armato sono stati modellati, diventando landmark per le città nelle quali sono stati costruiti.

Da lì, la necessità di infrastrutturare i territori con una rete diffusa di radio e telecomunicazione ha prodotto una proliferazione endemica di queste nuove torri. Queste hanno così iniziato ad essere oggetto di interesse anche per il mondo dell’architettura, che ha sperimentato con materiali, tecnologie e forme, trasformando le torri di telecomunicazione in un’opera espressiva. Ne sono esempi celebri la Torre Branca di Milano, progettata da Gio Ponti negli anni ’30, o, facendo un salto temporale, la Torre de telecomunicaciones de Montjuïc di Calatrava: in entrambi i casi il linguaggio dell’autore si imprime nelle forme delle strutture. 

Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995. Foto Oleksandr Dibrova da Adobe Stock

Così i semplici tralicci in metallo e piloni in cemento armato sono stati modellati, diventando landmark per le città nelle quali sono stati costruiti. Molti hanno così iniziato a caratterizzare gli skyline, come è stato per CN Tower a Toronto o per Berliner Fernsehturm a Berlino, fino ad essere elementi riconoscibili da tutti.

Questa selezione vuole allora proporre un excursus nella storia e in diverse geografie del mondo, raccontare alcune delle architetture più celebri e iconiche, ritrovando grandi maestri dell’architettura, da Lucio Costa a Norman Foster, e sintetizzare cento anni di sperimentazioni con forme e materiali che, in vario modo, hanno dato risalto a questa tipologia diventata simbolo della contemporaneità. 

Immagine di apertura: Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona 1992. Foto di reuerendo via Adobe Stock.

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