Sulla sommità di un pendio che si getta sul lago Järlasjön, una casa unifamiliare costruita negli anni ’20 si apre sul paesaggio naturale. La casa, già ampliata e modificata varie volte tra gli anni ’70 e ’90, presentava un carattere eclettico, in cui tuttavia le diverse trasformazioni avevano profondamente alterato il progetto originario.
Krupinski/Krupinska Arkitekter ha così effettuato uno studio approfondito delle diverse fasi dell’abitazione, rintracciando i caratteri più meritevoli in alcune disposizioni degli anni ’20 e ’70. Queste sono state così conservate e valorizzate, unendosi alle nuove trasformazioni che, oltre a sottolineare la stratificazione della casa, hanno dato vita a nuovi spazi.
Se all’esterno l’edificio presenta un volume scuro che si staglia nel contesto verdeggiante, all’interno la casa è guidata da una narrazione di luce. Le finiture chiare, insieme all’arredo minimale, costruiscono una sequenza continua di spazi, che pongono in dialogo le tracce sovrapposte del tempo, la contemporaneità e il paesaggio circostante.
Il piano terra e il seminterrato cuciono un forte legame di continuità con i caratteri storici della casa, mentre il piano superiore presenta una nuova configurazione. Qui, infatti, si rintraccia l’azione più evidente dello studio Krupinski/Krupinska Arkitekter. I muri si allontanano dal perimetro, lasciando spazio ad una finestra a nastro continua che permette un incontro immersivo tra paesaggio e abitare. Una serie di mobili bassi incassati lascia così un lungo corridoio perimetrale inondato di luce e leggerezza. La finitura esterna, invece, presenta una lamiera ondulata, verniciata di nero come i materiali esistenti, sintetizzando l’insieme degli interventi e concludendo, per il momento, la trasformazione di questa casa.