Nonostante il mandato funzionale a cui risponde, il BBT Hilltop non è solo un ristorante fast food a Kuwait City. Di fatto è un edificio che restituisce alla città il suolo occupato con un nuovo spazio pubblico: una terrazza panoramica utilizzabile per usi diversi, con tanto di ombrelloni e scivolo per i ragazzi. Questa copertura gradonata costituisce l’elemento principale del progetto: è accessibile a tutti nelle ore di esercizio e, con le apposite strumentazioni, può ospitare proiezioni e performance di diverso tipo. Ma è anche un accogliente spazio per il tempo libero da cui si gode di una vista a 360 gradi sull’intorno urbano.
La terrazza multifunzionale del BBT è già oggi un dispositivo in forte comunicazione con la città che compensa la mancanza la scarsa attrattività delle aree al piano terra. Infatti, l’unico elemento a gestire in modo efficace gli spazi al suolo è il podio su cui poggiano i tavolini esterni, al riparo della copertura aggettante. Solo in futuro sarà possibile valutare se l’effetto cesura creato dal corsello carrabile per il drive-in sarà superato da un’avanzata della città nelle superfici più vicine all’edificio, che al momento, se si esclude il parcheggio, rimangono indecise. Pertanto, il rapporto con la città, si riconquista soltanto entrando nell’edificio e salendo la plastica scala in cemento per sbucare sul tetto giardino, una sorta di piattaforma galleggiante lasciata alla deriva tra grattacieli, isolati vuoti, e cantieri in corso.
Le altre parti dell’edificio lavorano su un doppio binario. Il primo riguarda la funzionalità, come si evince dal trattamento delle aperture per la consegna dei burger a chi consuma sul posto o a chi ritira in macchina, o in quelle posizionate per facilitare la ventilazione naturale. Il secondo gestisce il bilanciato rapporto tra volumi e superfici, come appare nelle velette in corrispondenza dell’area consegna o nella smaterializzazione dei parapetti. Vi è poi un attento studio volto alla creazione di un’immagine pop, si vedano le scelte cromatiche, che però non cela mai la vera natura di un’architettura che si appoggia alla ristorazione per creare una nuova esperienza urbana con uno spazio di qualità.