Il Corridoio Unesco, nato in occasione dei 10 anni di iscrizione del sito archeologico bresciano nella World Heritage List, propone un progetto di suolo che riunisce e valorizza uno spaccato della città antica di Brescia. Un chilometro di pavimentazione che percorre circa 2500 anni di storia, coniugando le aree del Tempio Capitolino e del complesso di Santa Giulia, in cui l’età romana lascia poi spazio a frammenti longobardi e poi rinascimentali.
Una passeggiata nella città, concepita dallo studio Botticini + Facchinelli Arw come un’esperienza continua e immersiva dove il disegno della pavimentazione diventa il medium di un racconto storico e urbano.
A Brescia, un nastro di pietra riunifica il patrimonio archeologico dentro la città storica
Lo studio Botticini + Facchinelli Arw ha concluso il progetto del Corridoio Unesco, raccogliendo una successione di sequenze storiche e urbane.
Foto Filippo Poli
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Elaborato di progetto.
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- Kevin Santus
- 13 novembre 2023
- Brescia
- Botticini + Facchinelli ARW
- 2023
A terra, ampie lastre in pietra costituiscono l’elemento conduttore di tutto il percorso, ridisegnando aree di passaggio e di sosta in relazione alle rovine e alle dilatazioni dello spazio. Si definiscono così cinque diversi ambiti di progetto, lungo i diversi luoghi. Presso l’entrata all’area romana, ambito principale del sistema, lastre in diorite dell’Adamello evidenziano il passaggio tra la città e il sito archeologico. Da qui, attraverso il tempio, la pietra passa ad essere trattata con martellinatura antisdrucciolo, per poi configurarsi come passaggio che conduce al complesso di Santa Giulia.
Il chiostro di Santa Maria in Solario costituisce poi un altro punto focale: al suo centro viene inserito un albero, in ricordo del tiglio sotto al quale Manzoni ambienta la morte di Ermengarda nell’Adelchi.
Il disegno di suolo restituisce così una passeggiata nella storia, che ricuce ambiti e frammenti di antichità diversi, dando valore al patrimonio esistente attraverso un’azione minima ma misurata del progetto.