Non lontano dalla città di Melbourne, lo studio MI-JI ha completato il progetto per una residenza, in cui l’uso del materiale e la disposizione dei volumi generano rapporti inattesi dello spazio domestico.
Trovandosi in un’area soggetta ad allagamenti, AB House si solleva dal terreno, definendo un rapporto di leggerezza con il suolo, costruendo una serie di pedane rialzate che lavorano sulla mediazione tra spazio esterno e spazio interno.
Il perimetro è ritmato da una teoria di pilastri, sempre autonomi, i quali definiscono un volume virtuale dell’architettura, all’interno del quale i corpi chiusi si muovono quasi liberamente. Infatti, il corridoio si piega, muovendo la distribuzione degli spazi, così da generare una serie di opportunità per la luce e differenti complementarità tra lo spazio domestico, il giardino, e i camminamenti intermedi.
I vari elementi sono pensati in maniera autonoma, ospitano le varie funzioni della casa e si aprono a gradi differenti di privacy.
Il progetto vede l’utilizzo del metallo come materiale espressivo per le finiture esterne. Queste vengono trattate in maniera varia, disegnando grane diverse a partire dall’uso di lamiere ondulate per le pareti opache, pilastri lisci, lamiere stirate per le porzioni semitrasparenti, ed elementi grigliati per le pedane esterne.
La semplicità dell’architettura si chiarisce così nei dettagli, dove la soluzione tecnica diviene programma estetico. Ne sono esempio la bullonatura della lamiera ondulata, o gli elementi di controvento che traspaiono attraverso la lamiera stirata, diventando elementi espressivi oltre che funzionali. La combinazione di volumi e superfici, opacità e trasparenze, definisce così un’abitazione che pone in continua mediazione lo spazio domestico con il suo intorno.