Wunderkammer è il nome della Scuola della Musica di Bressanone disegnata dallo studio di architettura trevisano Carlana Mezzalira Pentimalli. Lo studio ha curato il progetto a tutto tondo, dalle sue fasi di progettazione e costruzione al disegno dell’arredo e della segnaletica.

Con una volumetria compatta, che si sviluppa su tre piani fuori terra e un recinto che la cinge, l’architettura della scuola ha il merito di modulare diversi gradi intimità con la città, agendo come spazio di relazione e insieme di connessione. Di relazione, in qualità di vuoto urbano, aperto, pubblico e sempre accessibile alla città; di connessione, gestendo i flussi e risolvendo la situazione orografica della nuova piazza nelle sue differenti quote, trasformandola in un parterre continuo distribuito su più livelli.

La Scuola di Musica si converte così in una nuova porta di accesso tra la città storica e una parte di città in trasformazione, quella dell’area Priel, destinata ad ospitare attrezzature collettive: sopra ai parcheggi interrati, oltre alla scuola, un parco, una piscina e una palestra di roccia.

“Una delle peculiarità del progetto è il ‘giardino della musica’, una stanza a cielo aperto finemente decorata, che dissolve il confine tra dentro e fuori. Il tentativo, ambizioso, di addomesticare uno spazio urbano. Da qui, il nome di ‘Wunderkammer’ (camera delle meraviglie), in riferimento al periodo storico in cui le collezioni private si aprirono al grande pubblico, rendendo accessibili ‘mirabilia’ fino ad allora alla portata di pochi.” raccontano gli architetti Michel Carlana, Luca Mezzalira e Curzio Pentimalli.

Per quanto riguarda il programma, la scuola accoglie al piano terra, in diretta relazione con il giardino e la futura Piazza Priel, l’ampio foyer d’ingresso, la sala della musica parzialmente incassata nel terreno per agire come una cassa armonica, e gli uffici dell’amministrazione.

Le scale e gli elementi di connessione, pensati come un sistema continuo a partire dal foyer, conducono ai piani superiori, dove trovano spazio 29 aule di musica. Questi elementi, insieme al corridoio che serve le aule, illuminati da un grande lucernario che consente alla luce naturale di attraversare tutto il volume grazie a un sistema di doppie altezze, sono stati progettati come spazi di aggregazione, luoghi di attesa, studio e incontro tra gli studenti.  Il piano interrato accoglie invece vani tecnici e di deposito destinati alla scuola e al Comune di Bressanone mentre una galleria al di sotto della corte, rappresenta la futura connessione con la viabilità prevista dal parcheggio Priel.

Alla monumentalità delle facciate esterne – pareti in calcestruzzo di inerti di porfido rosso e pigmenti bocciardati a mano – si contrappone una ricerca di familiarità negli interni che attingono dal vocabolario architettonico e materico della città storica. Il foyer e gli spazi distributivi si presentano come generosi e accoglienti salotti per la città, camminando tra quali ci si orienta grazie a varchi caratterizzati da imbotti in prezioso marmorino. Gli ambienti di servizio e gli spazi di filtro sono rivestiti con carta da parati di colore neutro, a memoria delle tappezzerie che adornano le stanze del Palazzo Vescovile di Bressanone mentre gli elementi di distribuzione verticale e gli arredi, realizzati in legno di rovere tinto scuro, richiamano le opere di falegnameria dei palazzi del centro storico. Tende arricciate infine, con caratteristiche fonoassorbenti, dai morbidi colori pastello, filtrano la luce naturale.