Al Centro Culturale de Belém, galleria di Lisbona dedicata all’architettura, riapre la mostra “Our Land Is the Sea – The sensitive construction of the coastline”, dopo un periodo di chiusura inaspettata a causa delle misure contro il covid-19.
Curata da André Tavares e Miguel Figueira, la mostra è un invito a ribaltare il punto di vista consueto verso l’orizzonte, e a pensare, al contrario, alla terra vista del mare. L’inversione di campo ha come obbiettivo quello di far riflettere sulle ripercussione che l’agire umano ha su una delle zone più critiche del pianeta: il mare.
Cosa possiamo, quindi, imparare da una prospettiva che, invece di contemplare l’orizzonte, esamina le relazioni tra forze naturale, attività antropiche, e l’equilibrio degli ecosistemi? “Questa mostra di architettura non presenta edifici bellissimi,” afferma il co-curatore Tavares “ma mostra come l’architettura ci aiuta a capire che il mare è un luogo che tutti noi abitiamo”.
Organizzata nelle diverse sezioni – Linea sensibile, Sabbia, Roccia, Città, Alto, Riva, Legislazione e Surf – attraverso film, modelli architettonici, disegni d’archivio, libri storici, fotografie, infografica, miniature di barche e video-installazioni vengono raccolti esempi concentrati principalmente, ma non solo, sulla costa portgoghese. Le varie osservazioni convergono, poi, in una sintesi finale che viene presentata in due proposte di progetto per la città costiera di Figueira da Foz. Questi progetti rivelano come il pensiero architettonico sia fondamentale per determinare e trasformare il rapporto tra la città e il mare.
- Mostra:
- Our Land Is the Sea – The sensitive construction of the coastline
- Sede:
- Centro Culturale de Belém, Lisbona
- Date di apertura:
- 10 marzo - 17 gennaio 2020