Lo studio di architettura internazionale con base a Dakar Most-Monti Studio interviene su una villa degli anni ’70 della capitale senegalese per dare sapzio alla nuova casa dell’Istituto Italiano di Cultura. Il risultato è un’architettura che traduce l’incontro della cultura senegalese con quella italiana.
La villa si sviluppa su un unico piano di 490 mq e occupa un lotto di 1.000 mq protetto da un recinto. Due portici di legno frakè creano una soglia tra interno e esterno, segnalano gli ingressi e invitano a entrare. Questi elementi, tipici dell’architettura italiana, sono definiti da forme geometriche locali. Il legno viene utilizzato e intrecciato in maniera artigianale: ogni pezzo è unico, un omaggio all’intraprendenza della mano rispetto alla tecnologia.
Al suo interno, la villa viene adattata al nuovo uso con servizi, stanze per riunirsi e uffici per lavorare. Le facciate sono intagliate da grandi aperture e da una trama intessuta di rombi colorati tipici dei vestiti africani e dei zig zag di Missoni, che ricordano insieme la manualità dei sarti senegalesi e di quelli italiani. I colori escono dal recinto per invadere il quartiere e mostrare la cultura italo-senegalese.
- Progetto:
- Istituto Italiano di Cultura Dakar, Senegal
- Architetti:
- Most-Monti Studio
- Luogo:
- Dakar, Senegal
- Superficie:
- 420 mq
- Cliente:
- Istituto Italiano di Cultura di Dakar
- Completamento:
- 2020