Un'intelaiatura di profili di acciaio tamponata da una superficie continua di tubi a sezione circolare si snoda tra le piante e gli arbusti piantati a metà secolo scorso da Louis Barragán nel giardino della sua casa-studio. Un fiume argenteo scorre attraverso il giardino. Il percorso sinuoso introdotto dall'architetto giapponese Go Hasegawa sembra fare eco alla celebre scala a sbalzo progettata da Barragán tra la biblioteca e il mezzanino della stessa casa, con una stessa finalità: rifuggire un collegamento lineare e diretto per convertirlo in inattesa esperienza nello spazio. Quello stesso equilibrio intimistico tra natura e artificio proprio dei giardini di Barragán, in cui l’integrità degli ecosistemi viene combinata con il colore e i materiali dell’architettura per generare vibrazione, magia e silenzio, viene ricercato e preservato nell’intervento di Hasegawa attraverso la leggerezza e il carattere etereo dell'architettura giapponese.