L’architetto e le città: l’estro di Aldo Rossi al MAXXI

Il MAXXI prosegue il suo percorso dedicato ai grandi maestri dell’architettura italiana con una mostra dedicata ad Aldo Rossi curata da Alberto Ferlenga.

Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1055, marzo 2021

Dopo la grande mostra dedicata a Gio Ponti a cavallo tra il 2019 e il 2020, il MAXXI prosegue con Aldo Rossi il suo percorso culturale dedicato ai grandi maestri dell’architettura italiana. Come Ponti, anche Rossi è stato poliedrico e prolifico, ha fornito un contributo teorico e pratico alla cultura del progetto la cui eredità continua a essere di stimolo, non solo in Italia. La mostra curata da Alberto Ferlenga, “Aldo Rossi. L’architetto e le città” (fino a 1.8.2021), racconta questo lascito con una raccolta densa e variegata di materiale proveniente, oltre che dall’archivio nella collezione del MAXXI Architettura e dalla Fondazione Aldo Rossi, da archivi e collezioni di tutto il mondo: 800 tra disegni, schizzi, appunti, lettere, fotografie, modelli e documenti.

Mobile a cassetti Carteggio per Molteni&C. del 1987.

Citazioni tratte dai suoi famosi Quaderni Azzurri (esposti in una teca) accompagnano tutto il percorso della mostra il cui nucleo centrale è costituito dal materiale che ha contributo alla formazione di Rossi e del suo progetto culturale nella Milano del Dopoguerra, che viene raccontata dalle fotografie di Enrico Peressutti: testimoniano la ricchezza dei suoi interessi e delle sue relazioni, la sua personalità artistica ossessionata dagli oggetti e da una certa idea di città costruita, espressa da un’infinità di acquarelli e collage.

Ai suoi due progetti più significativi, il Teatro del Mondo e il Cimitero di Modena, sono dedicati due focus agli estremi della galleria mentre in una spina centrale dello spazio si susseguono 40 modelli di progetti realizzati, a creare una città immaginaria. Il suo estro di designer viene sintetizzato in una teca che ospita capolavori del design moderno come le poltrone Parigi (1989), prodotte per UniFor, la librerai Piroscafo progettata nel 1991 per Molteni&C. (che ha realizzato anche i tavoli Museum su cui poggiano i disegni) con Luca Meda, e in una videogallery con interviste e interventi degli anni Ottanta e Novanta.

Immagine di apertura: disegno di Aldo Rossi, la sedia Museum del 1984. Courtesy of Molteni Museum

Titolo esposizione:
Aldo Rossi. L’architetto e le città
A cura di:
Alberto Ferlenga
Date di apertura:
dal 10 marzo al 17 ottobre 2021
Dove:
MAXXI, Roma

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