Woolloomooloo è il nome proprio, dallo spelling particolarmente dispettoso, di un quartiere ex-portuale di Sidney, interessato negli ultimi decenni da un’intensa fase di gentrificazione e di riconversione residenziale del suo patrimonio costruito. Qui, lo studio locale Bennett & Trimble progetta la sopraelevazione di un vecchio magazzino, che si trasforma nella lussuosa residenza urbana di una giovane coppia.
Alle sobrie pareti in mattoni dell’edificio esistente si sovrappone un volume altrettanto discreto in lamiera metallica nera. Da William Lane, la strada su cui affaccia, è pressoché impossibile immaginare l’esuberante articolazione di spazi e funzioni che si cela al suo interno.
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Altezze doppie, triple, vertiginose: le rampe del corpo scala sono passerelle sospese nel vuoto che guidano il visitatore nelle sue esplorazioni. Trasparenze e riflessioni decisamente maliziose: tutte le stanze, incluse le camere da letto, affacciano sul vano di distribuzione con immense pareti vetrate, mentre il soffitto di una salle de bain è interamente specchiato.
Teatralità e macchinismo, senza risparmio di energie progettuali (e costi!): le opere d’arte normalmente esposte nella galleria al piano terra traslano lungo guide verticali per costruire la scenografia variabile dei diversi ambienti della casa. Citazioni del modernismo: il profilo a chaise longue della seduta continua all’ingresso della doccia è certo un ricordo di Villa Savoye.
Questi e tanti altri dettagli del progetto di Bennett & Trimble fanno pensare a una riedizione contemporanea della sorprendente penthouse newyorkese di Paul Rudolph: l’allievo non ha superato il maestro, ma il risultato finale non è privo di interesse.
- Progetto:
- William Lane warehouse
- Programma:
- residenza privata
- Luogo:
- Sydney, Australia
- Architetti:
- Bennett and Trimble
- Costruttore:
- GNC Quality
- Ingegneria strutturale:
- SDA Structures
- Completamento:
- 2018