Come vengono costruite le città in Africa? I pianificatori avranno imparato dalle recenti bolle speculative in Spagna, Irlanda, Cina e Medio Oriente? Alla Architekturgalerie München di Monaco di Baviera si è appena conclusa la mostra “African Speculation”, una ricerca che studia il fenomeno dell’urbanizzazione selvaggia nel Continente Nero. Un catalogo di 100 new town comprende progetti dall’estensione superiore ai 300 ettari, che a seconda delle caratteristiche sono divisi in diverse categorie: complessi residenziali per la classe media, centri finanziari, distretti tecnologici, quartieri residenziali di lussi, residenze sociali, rigenerazioni del tessuto esistente; mega-città verdi.
La mostra curata da Christopher Marcinkoski e Javier Arpa Fernández, docenti della University of Pennsylvania School of Design, approfondisce nel dettaglio nove progetti, analizzandono la retorica, gli attori coinvolti e l’impatto ambientale. Queste pianificazioni sono infatti spesso calate dall’alto senza nessun riguardo per le ecologie dei luoghi. Le “speculazioni africane” sono un esempio emblematico di quello che Jason Moore ha definito “Capitolocene”, l’attuale regime globale di governance dell’ambiente. Secondo il geografo americano: “Il capitalismo non ha un regime ecologico, ma è un regime ecologico, cioè un modo specifico di organizzare la natura”. La mostra è necessaria per mettere in allerta riguardo le possibili catastrofi politiche, sociali e ambientali che questo modello di “sviluppo” sta portando.
- Titolo:
- African Speculations
- A cura di:
- Christopher Marcinkoski e Javier Arpa Fernàndez
- Date di apertura:
- 21 giugno – 13 luglio 2018
- Luogo:
- Architekturgalerie München
- Indirizzo:
- Türkenstrasse 30, Monaco di Baviera