Nel progetto di questo edificio, Atelier Dominique Perrault ha dato priorità alla presenza del teatro anzichè al cinema, intorno al quale ha sviluppato una rete di spazi pubblici e di strutture culturali.
Gran teatro di Albi
Sviluppato da Atelier Dominique Perrault, il Grand Théâtre d’Albi appare come un’icona architettonica alle porte del centro storico, che trasforma il tessuto della città e la sua influenza culturale.
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- 17 novembre 2014
- Albi
Lungo il vicolo della Cultura si susseguono diversi spazi pubblici, punteggiando una passerella che va dalla cattedrale al grande parco pubblico Rochegude. Questo percorso inizia con una piazza a livello di Sibille Boulevard, per poi arrivare al teatro e continuare fino ai cinema che fronteggiano Athanor, per aprirsi infine sul giardino pubblico. Questa è l’idea di una “passerella urbana” animata dalla successione, l’accostamento e l’interazione dei diversi edifici culturali.
L’edificio Athanor, conservato, è stato modificato per creare l’ingresso dei cinema, diventando la parte visibile di questo “iceberg”, che ospita una grande hall, con alcuni negozi e una caffetteria a livello della piazza. Nei sotterranei si trovano tutte le sale di proiezione. In questo modo la base è completamente occupata dal complesso cinematografico, liberando tutto lo spazio pubblico e aprendolo alle attività urbane e alla popolazione.
La semplice geometria del teatro permette una collocazione lungo l’Avenue Général de Gaulle che non interrompe la continuità urbana, vicino alla libreria multimediale, generando due spazi più o meno triangolari sul lato del “vicolo culturale”. Questi due nuovi spazi pubblici sono disposti intorno al teatro: uno è aperto verso il centro storico e l’altro verso il quartiere.
L’unica apertura del teatro è completamente vetrata, come una grande finestra sulla città, accogliendo tutte le lobby, le gallerie, i balconi e il grande auditorium.
La costruzione è in calcestruzzo, rivestita di mattoni. Questo materiale è usato per l’esterno e l’interno, per i pavimenti tanto quanto per le pareti e soffitti, per creare un’architettura monomaterica.
Alla solidità del mattone, gli architetti oppongono una copertura liscia e leggera, che riveste il prisma del teatro. Questa copertura di rete metallica, color rosso rame, che non arrugginisce, riveste come un abito la costruzione su due lati, e si distanzia per aprirsi come un sipario sui lati del teatro e di uno dei cinema.
Le curve e le contro curve necessarie per questa maglia creano un’architettura libera, felice e lirica, che rappresenta anche una metafora di un sipario o l’evocazione di una scenografia d’opera. Questa pelle di tessuto metallico, come un merletto, protegge le funzioni del teatro senza separarle dalle funzioni della città, filtra la luce e rompe il vento e la pioggia.
Grand Théâtre d’Albi, Albi, Francia
Tipologia: teatro e cinema
Architetti: Dominique Perrault Architecture
Architetto locale: Christian Astruc Architects
Ingegneria: VP Green (strutture), ETCO (ingegneria meccanica), RPO (project manager), Changement à vue (scenografia), Jean-Paul Lamoureux (acustica)
Committente: Comune di Albi
Area: Gran teatro 10.200 mq, Cinema 7.800 mq
Completamento: 2014