La parola "architetto", appiccicata alle visioni fantastiche, a volte astratte a volte provocatorie, che Woods sparge tra il pubblico, evita che questa mostra – il suo mondo – si allontani completamente dal nostro. SFMOMA raccoglie opere di Wood dalla metà degli anni Novanta e dichiara di aver "riunito la più approfondita collezione ufficiale delle sue opere oggi esistente". Insieme con opere prestate da collezioni private dal Getty Research Institute, dal MoMA di New York e dal MAK di Vienna, la mostra riunisce 175 pezzi degli ultimi 35 anni che potrebbero in alternativa recare il titolo: "Lebbeus Woods, attacchi di follia". Be', in realtà mi piace di più "Lebbeus Woods, fuori di testa", ma è una questione di lessico familiare.





Fino al 2 giugno 2013
Lebbeus Woods, Architect
San Francisco Museum of Modern Art
151 3rd St, San Francisco





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