Portogallo, linea ferroviaria Lisbona-porto. Il treno si e arrestato dolcemente, anche se la fermata e imprevista. Il macchinista annuncia il motivo della sosta: i cavi di rame dei segnali sono stati rubati. La stessa sorte era toccata negli anni scorsi a uno dei capolavori dell'attivita giovanile di Alvaro Siza: tutti i pannelli in rame della copertura della piscina di Leca da Palmeira erano scomparsi (il tetto di un capolavoro dell'architettura? Come poteva essere successo?) e sono stati recentemente ripristinati.
Ladri impertinenti, si arrampicano su alte scale per assicurarsi il bottino. Ladri temerari, capaci di smantellare cavi dell'alta tensione, causando alle attivita delle loro vittime perdite maggiori di quanto non sia il valore della refurtiva.
Ovviamente, questi episodi sono collegati all'aumento del prezzo del rame e alla facilita di far perdere le tracce del malloppo non appena il rame e fuso. E una situazione paradossale, che ci pone dinanzi a due importanti questioni di natura architettonica. La prima riguarda la scelta di usare materiali di pregio per il rivestimento degli edifici: era proprio necessario che il tetto della piscina fosse di rame, o si può ritenere che un tetto di zinco sarebbe stato altrettanto idoneo? Come utente abituale della piscina, posso testimoniare delle qualita uniche del rame, i cui toni di verde creano un effetto del tutto particolare, eguagliato solo dall'intenso profumo dell'olio usato per proteggere il legno degli spogliatoi dai pungenti venti marini. Ma m'interessa maggiormente la seconda questione: come puo un ladro distinguere il valore di un capolavoro architettonico da quello di un traliccio ferroviario?
Altri due esempi degli infortuni architettonici di Porto sono rappresentati da edifici progettati da Eduardo Souto de Moura(ma farebbe alcuna differenza se si trattasse di edifici anonimi?). Il primo e la Casa das Artes, una commissione che Souto de Moura si e aggiudicato all'eta di ventinove anni e ha richiesto dieci anni per essere portata a termine confermando, alla fine, il talento dell'architetto. Come sede di rappresentanza a Porto del Ministero della Cultura, ha funzionato bene per un decennio.

Come John Soane, Souto de Moura ama le rovine.
Quando si e presentata la necessita di rimodernare il suo Mercado do Caranda, costruito a Braga nel 1984, l'architetto ha lasciato le tracce delle colonne preesistenti come fossero dei reperti. Qualche anno dopo, lo stesso edificio e stato nuovamente trasformato (questa volta per accogliere una scuola di musica) e i segni delle rovine hanno lasciato le loro tracce nel progetto. L'approccio estetico di Souto de Moura, comunque, non ha niente a che vedere con l'incuria che riduce in ruderi gli edifici contemporanei costruiti con soldi pubblici.

Sappiamo che i furti di materiale pregiato sono legati alla crisi economica che investe l'Europa, e, in particolare, i Paesi del sud come il Portogallo. Sappiamo anche che la crisi e, in parte, collegata all'esagerata fiducia che era stata riposta nella crescita economica del settore edilizio. Nel corso degli anni Novanta e nei primi dieci anni del nuovo millennio, il Portogallo ha assistito a un'incredibile proliferazione di costruzioni pubbliche parzialmente finanziate con soldi della Comunita Europea: alcune di buona qualita, come la Casa das Artes, la maggior parte senza alcun particolare pregio. Tuttavia, il moltiplicarsi di edifici istituzionali non implica un aumento del budget delle istituzioni che essi ospitano. E alcune nuove istituzioni hanno prosciugato i fondi delle vecchie (indirettamente, la Casa da Musica di oma, terminata nel 2005, e il grande complesso della fondazione Serralves di Alvaro Siza, realizzato anch'esso nel 2005, hanno portato alla chiusura della Casa das Artes), creando un vuoto nel panorama delle istituzioni culturali di media dimensione a Porto.
Sappiamo che i furti di materiale pregiato sono legati alla crisi economica che investe l'Europa, e, in particolare, i Paesi del sud come il Portogallo.

Nel 2000, l'amministrazione locale e riuscita a terminare il restauro e il completamento di quest'ultimo, esprimendo soddisfazione per aver recuperato un altro capolavoro di Siza. Ma nessuno si e curato del blocco di Sao Victor meno visibile, che rimane tuttora in condizioni deprecabili.


L’Accademia Tadini sul lago d’Iseo rinasce con Isotec
Il sistema termoisolante Isotec di Brianza Plastica ha giocato un ruolo cruciale nel restauro di Palazzo Tadini, capolavoro dell'architettura neoclassica lombarda e punto di riferimento per il mondo dell'arte.