“La crosta è una cosa strana: normalmente si forma da sola e si genera per trasformazione della materia stessa. E fa forma. Una crosta di sporco si forma un po’ per volta, strato dopo strato e lascia il segno del tempo nelle sedimentazioni successive.
Non viene in un colpo solo come a Pompei dove la lava è diventata una crosta che ha cancellato tutto e per secoli e secoli.
La crosta di lava fa proprio pensare a quanto importante e delicata è questa crosta sopra la quale mettiamo i piedi e che impedisce di scottarci sulla incandescente massa magmatica che alla fine dei conti è la nostra palla roteante.
Abbiamo dedicato il progresso ad andare sulla Luna e ad esplorare l’universo, ma cosa abbiamo sotto i piedi ancora lo conosciamo poco. È un mistero vicino vicino, qualche centinaio di metri sotto di noi e altrettanto grande quanto quello che vediamo a un miliardo di anni luce lontano sopra la testa.
La crosta è il nostro paesaggio, il nostro ambito di vita, l’obiettivo di tutte le salvaguardie possibili, il più tenero e delicato. La crosta delle colline, dei monti, delle pianure che, come muschio, produce foreste e vegetazioni, fili d’erba e alberi, colori, frescure profumate. Quando è che ci accorgeremo di quanto vale e quanto ci serve? Per fortuna che la natura è più forte degli uomini e rimane la speranza che prenda il sopravvento e sia lei alla fine a decidere cosa è giusto e cosa sbagliato, chi debba sopravvivere e chi perire – sempreché non sia tutto il genere umano.
La crosta è il nostro ambiente, il nostro paesaggio, il nostro palcoscenico dove recitare il ruolo che preferiamo.
Merita il più importante museo della terra, anzi, non esiste ancora e non esisterà mai un museo importante a sufficienza e in ogni caso speriamo proprio che in un museo non vada a finire, ma rimanga sempre lì e sempre più bella a disposizione di tutti.” Michele De Lucchi, 05 aprile 2014
Padiglione Zero e Expo Center, Expo Milano 2015
Tipologia: padiglioni
Architetto: Michele De Lucchi
Team di progetto: Angelo Micheli, Marcello Biffi, Agnieszka Drews, Silvia Figini, Francesco Faccin
Strutture: Favero & Milan Ingegneria
Curatela: Davide Rampello
Area: 17.840 mq
Completamento: 2015