Per realizzare questo “baldacchino” monumentale, lo studio 1024 architecture ha usato fascette di assemblaggio bicromate che, una volta accoppiate ai tubi in acciaio ossidato, donano alla struttura un aspetto “artigianale”, un’estetica insolita che richiama anche gli elementi preesistenti dell’edificio. La struttura di base è rivestita da pannelli di betulla e punteggiata con 24 luci flessibili al neon, posizionate per tutta la lunghezza, di quaranta metri.
Più che una semplice fonte di luce, questa serie di linee luminose influisce sull’atmosfera della stanza e si adatta al ritmo e alle attività del centro d’arte, fornendo una vera e propria performance luminosa.
Le sequenze di luce più lente ricordano un'entità organica (mormorii, respirazione ...) mentre quelle più veloci sono più dinamiche, più meccaniche (battiti, scoppiettii, ...).
Come per l’allestimento di Les Grandes Tables sull’ isola Seguin, Architecture 1024 ha collaborato con Ciguë per la fornitura dei mobili. La sedia Mullca 510 è stata rinnovata mediante un rivestimento in pelle e una struttura in metallo ossidato. Le basi degli sgabelli e dei tavoli hanno subito anch’essi un trattamento ossidativo e le viti degli sgabelli sono bicromate.
24 Lines
La Panacée, Centre for Contemporary Culture,
rue de l’Ecole de Pharmacie 14, Montpellier
Architetti: 1024 architecture
Collaboratori: Stéphanie Grimard, Pierre Schneider, François Wunschel, Alban Mallet
Dimensioni: 40 m x 8 m x 3,5 m.
Cliente: La Panacée, centre for art and contemporary culture – Ville de Montpellier
Fotografia: © Brice Pelleschi