L’ampliamento dello Z33 fa rivivere antiche finiture

Richiamando tecniche di costruzione romane, Francesca Torzo ha completato l’ampliamento della galleria Z33 Z33 House for Contemporary Art ad Hasselt, in Belgio.

Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1042, gennaio 2020.

Nel cuore della città belga di Hasselt sorge un grande blocco urbano triangolare dall’aspetto sorprendentemente introverso. Costruito nel Settecento come convento per beghine – una comunità di donne che ha abbracciato una vita di povertà dedicata alla cura dei malati – il complesso fa da cornice a un giardino accessibile da un portale monumentale, mentre verso l’esterno presenta una facciata quasi completamente priva di finestre. I bombardamenti del 1944 distrussero una parte sostanziale della struttura, che nel Dopoguerra fu successivamente occupata da una scuola e una galleria d’arte.

Dal 2002 la galleria opera con il nome di Z33 – un riferimento al suo indirizzo, Zuivelmarkt 33 – e, sotto la direzione artistica del fondatore Jan Boelen, si è fatta conoscere a livello internazionale per un programma incentrato sull’arte e il design contemporanei. Quando la scuola adiacente ha deciso di trasferirsi in un altro sito di Hasselt, è emersa la possibilità d'intraprendere un significativo progetto di espansione. Dopo un concorso lanciato nel 2011, la commissione è stata assegnata a Francesca Torzo, giovane e allora pressoché sconosciuta architetta italiana.

Francesca Torzo, Z33, Hasselt, Belgio, 2019. Foto © Gion Balthasar von Albertini
Francesca Torzo, Z33, Hasselt, Belgio, 2019. vista dall’interno verso un patio. Attraverso l'uso raffinato del mattone, il linguaggio formale del nuovo intervento dialoga con il contesto storico. Foto Gion Balthasar von Albertini

Il nuovo edificio sviluppa la sua espressione sorprendentemente concisa e monumentale a partire da un’interpretazione dei materiali e della qualità introspettiva che caratterizzano gli edifici storici adiacenti. Verso la strada presenta una parete lunga 60 m che, come quelle laterali, è di muratura portante, ma con un carattere complessivamente più raffinato. Ogni mattone rosso scuro fatto a mano è posato sullo spigolo tra due facce, in modo da formare una fitta superficie a losanghe.

Alludendo ai metodi di costruzione romani, il trattamento conferisce alla facciata una qualità decisamente antica, ma è realizzato con una precisione e una delicatezza che ricordano anche la concezione di Gottfried Semper della facciata come forma di tessuto costruito. Seguendo in modo fedele il viale medievale, il muro si piega delicatamente a metà della sua lunghezza, mentre alle estremità due ingressi danno su un patio che presenta tutte le porte e le finestre arretrate rispetto alla facciata. Dopo l’ampliamento, il patio situato all’estremità adiacente al museo originale diventa una nuova entrata al complesso.

Offrendo un complemento all’infilata assiale dell’edificio precedente, fatta di spazi omogeneamente illuminati in modo naturale, Torzo ha concepito le nuove gallerie come una costellazione di stanze di proporzioni e illuminazione drammaticamente contrastanti. L’effetto di formare un insieme di stampo urbano è fortemente suggerito dalla prima stanza che incontriamo, un volume che sale gradualmente, simile a una strada che occupa l’intera lunghezza e altezza della facciata principale.

Il piano che si apre successivamente è limitato da lunghe viste diagonali, animate da colore e intensità dell’illuminazione variabili da una stanza all’altra. La complessa finitura a cassettoni incorporata in situ nei soffitti di cemento offre un ulteriore mezzo di articolazione, e registra la non ortogonalità di molti spazi. L’effetto complessivo è quello di un mondo chiuso in sé e piuttosto misterioso, ricco di particolarità e di una grandiosità che smentisce il rigido budget dell’edificio.  

Progetto:
Z33 House for Contemporary Art
Architetto:
Francesca Torzo architetto
Tipologia:
galleria d’arte
Team di progetto:
Marco Guerra (collaboratore senior); Antoine Lebot, Liaohui Guo, Pablo Brenas, Anna Opitz, Riccardo Amarri, Lorenzo Gatta, Előd Zoltan Golicza, Cyril Kamber, Besart Krasniqi, Jovan Minic, Andrea Nardi, Anna Oliva, Costanza Passuello, Alessandro Pecci, Domenico Singha Pedroli, Nicola Torniamenti, Gion Balthasar von Albertini
Ingegneria strutturale:
Gianfranco Bronzini – Conzett Bronzini Partner; ABT België
Ingegneria elettrica:
Ben Boving
Ingegneria meccanica:
Gattoni Piazza
Consulenza cantiere:
ABT België
Altri consulenti:
Petersen Tegl, Bekaert, Reynaers, Knauf
Committente:
Provincie Limburg, Z33
Area del sito:
3.199 mq
Area costruita:
4.664 mq
Costo:
€ 7mln
Completamento:
2019

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